Quali sono le differenze tra il metodo induttivo e deduttivo?

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Riassumere con:

Questo testo si concentra sul confronto e sul contrasto tra due approcci metodologici fondamentali nella ricerca: il metodo deduttivo e quello induttivo. Di seguito, vengono descritte le caratteristiche principali di ciascun metodo, vengono forniti esempi concreti per illustrarne l’applicazione e vengono evidenziate le differenze più importanti tra i due approcci.

Differenza tra il metodo deduttivo e induttivo

Cos’è un metodo?

Un metodo può essere definito come una procedura organizzata che ha l’obiettivo di guidare il raggiungimento di un obiettivo o di fornire soluzioni a un problema. È, quindi, uno strumento con cui si struttura il lavoro in diversi ambiti, come i mestieri, le professioni o la ricerca scientifica. In generale, fornisce un quadro di riferimento per un approccio adeguato all’oggetto di interesse, in modo tale da applicare un metodo rigoroso per ottenere risultati affidabili e, quindi, soddisfacenti.

Precisamente, un metodo fornisce una serie di passaggi applicati in modo sistematico per ridurre gli errori e aumentare la precisione di qualsiasi azione; inoltre, si tratta di passaggi replicabili che garantiscono che chiunque possa ottenere lo stesso risultato. Dunque, ha un impatto misurabile sulla standardizzazione e l’efficienza del processo, nonché sulla qualità dei risultati ottenuti. Sulla base di questi, è possibile prendere decisioni informate in qualsiasi contesto.

In generale, i metodi possono essere deduttivi, induttivi, analitici e sintetici, o una combinazione di essi.

Cos’è il metodo deduttivo?

Per approfondire questo metodo, è necessario menzionare che, in primo luogo, si basa su un ragionamento logico. Parte da una premessa o da un quadro generale (una teoria, per esempio) da cui si possono trarre conclusioni. Si realizza, quindi, una procedura rigorosa che parte da un’ipotesi o un presupposto che deve essere confermato o confutato; a tal fine, le premesse devono essere vere per una corretta derivazione delle conclusioni logiche. Un chiaro esempio è il seguente: considerando che tutti gli esseri umani sono mortali e affermando che Giuliano è un uomo, si giunge alla conclusione che Giuliano è mortale.

Cos’è il metodo induttivo?

Per quanto riguarda questo metodo, le conclusioni derivano da un ragionamento induttivo: si estrae una premessa a partire da casi particolari e specifici. In altre parole, il procedimento logico parte dal particolare per arrivare al generale. Per quanto riguarda il modo in cui si procede con questo metodo, si parte da osservazioni, dal riconoscimento di schemi, da generalizzazioni e, infine, dalla formulazione della premessa o della teoria. Un chiaro esempio è il seguente: si vuole determinare che tutti gli uccelli hanno le piume e, a tal fine, si osservano diverse specie. Dopo aver constatato che tutte possiedono piumaggio, si formula la generalizzazione o la conclusione.

Quali sono le differenze?

Le differenze tra i due metodi o tipi di ragionamento sono evidenti: mentre uno parte dal generale per arrivare al particolare(metodo deduttivo), l’altro segue un procedimento logico inverso, ovvero dal particolare al generale(metodo induttivo). Questo riguarda la direzione del ragionamento.

Per quanto riguarda le aree di conoscenza in cui vengono applicati, il metodo induttivo è utilizzato nella metodologia scientifica in generale, mentre il metodo deduttivo è impiegato nelle scienze formali (logica e matematica). Infine, per quanto riguarda le conclusioni, il metodo induttivo arriva a conclusioni probabili, mentre il metodo deduttivo giunge a conclusioni valide e vere che sono contenute nelle premesse.

Leggi anche su → Legge di gravitazione universale

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