Lavoro dipendente e lavoro autonomo: pro e contro

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Conoscere la differenza tra lavoro dipendente e lavoro autonomo non è semplice.

Certo, tutti sappiamo che chi lavora come dipendente si trova alle “dipendenze”, appunto, di un altro soggetto (il datore di lavoro), mentre il lavoratore autonomo organizza e realizza da sé il proprio lavoro.

Queste semplici definizioni non bastano, però, a mettere in condizione di scegliere quale delle due strade prendere per la propria carriera professionale.

Partiamo dal presupposto che la scelta tra lavoro dipendente e lavoro autonomo dipende, in parte, da un’attitudine personale, dall’altra, da considerazioni che spesso riguardano soprattutto gli aspetti fiscali.

Come per tutte le cose, esistono dei pro e dei contro da valutare. L’importante è prendere tali scelte in piena consapevolezza.

Di questo argomento abbiamo parlato approfonditamente nella nostra videoguida su come trovare lavoro nella quale, dopo aver fornito indicazioni su come capire in che settore indirizzarsi, abbiamo anche messo a paragone queste due modalità di vivere la vita professionale.

Inoltre, puoi guardare gratuitamente l’anteprima della nostra videoguida.

Lavoro dipendente e lavoro autonomo: i pro e i contro da valutare

Prima di addentrarci in discorsi di materia fiscale, è giusto cominciare col dire che la scelta di farsi assumere o di lavorare in proprio è strettamente legata ai tuoi valori e alle tue priorità.

Per esempio, ci sono persone che non rinuncerebbero mai alla libertà di lavorare in piena autonomia, a prescindere da giorni e orari, mentre per altre la massima priorità è avere uno stipendio fisso che consenta di conoscere in anticipo quanti soldi si avranno a disposizione durante l’anno.

Ancora, ci sono persone per le quali è impensabile non lavorare in team o sentirsi parte di una “famiglia” più grande. C’è, poi, chi non rinuncerebbe mai alle ferie e chi, invece, è capace di organizzare il proprio tempo, tra dovere e piacere, concedendosi vacanze ogni volta che può.

Insomma, è chiaro che il lavoro dipendente sia fatto per coloro che nel rapporto di lavoro cercano sicurezza, retribuzione fissa, garanzie e orari prestabiliti, mentre il lavoro autonomo susciti curiosità in chi preferisce organizzare il proprio tempo da sé, senza vincoli di tempo e accettando il rischio di avere delle sorprese.

Lavoro dipendente e lavoro autonomo: gli aspetti fiscali da considerare

Chiarito che nella scelta tra lavoro autonomo e dipendente vi sono pro e contro strettamente legati alla propensione personale, andiamo ad analizzare alcuni dati oggettivi che non possono essere presi sottogamba.

Sappiamo bene, infatti, che un lavoratore dipendente difficilmente dovrà affrontare gli aspetti fiscali che lo riguardano, fatta eccezione per le scadenze relative alla dichiarazione dei redditi.

Da questo punto di vista, un lavoratore autonomo è, invece, del tutto assorbito dalle scadenze fiscali, nonché dal versamento dei contributi.

Se per il lavoratore dipendente è l’azienda a occuparsi di questi aspetti, il lavoratore autonomo deve provvedere da sé al versamento dei contributi. Questo comporta anche una maggiore insicurezza rispetto a quanto potrà risparmiare e quanto realmente potrà incassare.

Oltre alle tasse, il lavoratore autonomo deve fare i conti con la percentuale relativa ai contributi previdenziali. Tale percentuale varia a seconda dell’esistenza o meno di una cassa di previdenza per le professioni (psicologi, avvocati, architetti e così via).

Come scegliere: trovare un lavoro come dipendente e lavoro autonomo occasionale e partita IVA

Prendere in considerazione gli aspetti (personali e fiscali) appena analizzati non basta, comunque, per capire quale via imboccare.

Qual è, allora, la soluzione? Probabilmente, il consiglio è provare entrambe le opzioni: ci sono persone che hanno sempre pensato di apprezzare di più il lavoro dipendente e poi hanno trovato la propria dimensione nella vita da freelance, e viceversa.

Entrambi i tentativi potrebbero non sembrare semplici. Oggi come oggi, trovare un lavoro, anche come dipendente, risulta complicato per moltissime persone.

La competizione è molto alta, la formazione universitaria non sempre riesce a fornire le competenze richieste dal mercato del lavoro. Trovare un lavoro, quindi, diventa impresa ardua.

È per questo motivo che mettiamo a disposizione la nostra videoguida su come trovare lavoro.

Esistono, infatti, alcuni metodi per velocizzare la ricerca di un impiego e massimizzare le opportunità di essere convocati per un primo colloquio. Non solo, perché ci sono anche alcune indicazioni che, se seguite, permettono di superare con successo il colloquio stesso.

Ancor più ardua, poi, può sembrare la via del lavoro autonomo. Su questo argomento, è bene specificare che tentare questa strada non implica l’immediata apertura della partita IVA.

Se hai voglia di sperimentare, puoi tranquillamente cominciare l’attività come lavoratore autonomo occasionale. In sostanza:

  • dovrai lavorare occasionalmente, dunque non in maniera continuativa e duratura;
  • se i compensi percepiti annui superano i 5.000 euro ci si deve iscrivere alla Gestione Separata INPS.

Per qualsiasi domanda o dubbio sia sui metodi da adottare per trovare facilmente lavoro come dipendente, sia sugli aspetti da considerare se vuoi tentare la via del lavoratore autonomo (anche senza partita IVA), puoi contattarci al numero 348 473 6945 per una consulenza. Risponderemo alle tue domande e ti indirizzeremo verso la migliore soluzione.

Compatibilità lavoro autonomo e dipendente

Non è raro che alcune persone, oltre a chiedersi quali siano i pro e i contro, ragionino anche sulla compatibilità tra lavoro autonomo e lavoro dipendente.

È possibile, per esempio, che un lavoratore dipendente voglia, allo stesso tempo, avviare un’attività in proprio e aprire la partita IVA.

Se per i lavoratori pubblici quest’eventualità è soggetta a svariati paletti e restrizioni, questo non vale per i dipendenti privati a meno che:

  • l’attività svolta non sia in concorrenza con quella svolta per il datore di lavoro;
  • non si utilizzino i dati dei clienti del datore di lavoro per contattarli e intessere con loro rapporti di lavoro legati all’attività in proprio;
  • nel contratto di lavoro dipendente non sia presente un esplicito divieto all’attività di lavoro autonomo.

Meglio lavoro dipendente o lavoro autonomo: ultimi consigli

In questo articolo abbiamo analizzato alcuni pro e contro del lavoro dipendente e del lavoro autonomo.

Come già accennato, il consiglio è provare entrambe le strade per prendere una scelta consapevole, posto che di certo esistono alcune professioni per le quali è più conveniente lavorare come freelance e altre per le quali è più semplice farsi assumere dalle aziende.

Qualsiasi sia la strada che deciderai di imboccare, i consigli che proponiamo nella nostra videoguida per trovare lavoro sono validi sia per chi decide di intraprendere una carriera come lavoratore dipendente che come lavoratore autonomo.

Inoltre, per qualsiasi dubbio o perplessità, puoi contattarci al numero 348 473 6945 per una consulenza: non solo ti aiuteremo a valutare la soluzione più adatta alle tue esigenze, ma ti daremo anche consigli su come aumentare le tue opportunità professionali.

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