Siamo ormai da anni nel XXI secolo e siamo stati in grado di ampliare in maniera esponenziale le nostre conoscenze informatiche e tecnologiche.
Ma ti sei mai chiesto come è stato possibile creare una connessione uomo-macchina che ci permetta di interagire in modo semplice e intuitivo? Ti sei mai chiesto chi lavora con dedizione affinché questa connessione sia sempre al passo coi tempi?
In questo articolo parleremo proprio di questa connessione uomo-macchina e di chi la studia ogni giorno. Seguimi e scoprirai cos’è l’Interaction Design!
Che cos’è l’Interaction Design?
L’Interaction Design è la disciplina che studia l’interazione tra uomo e sistema informatico e ha lo scopo di rendere possibile e facilitare al massimo l’interazione con app, siti web, sistemi operativi e altri prodotti digitali. Il suo obiettivo è proprio quello di rendere più invitante, semplice e intuitiva la navigazione, in accordo con lo stile e la comunicazione del brand. Per fare ciò, è importante tenere a mente che è il prodotto che deve adattarsi all’utente, piuttosto che rendere l’utente adatto al prodotto.
Il lavoro dell’Interaction Designer quindi consiste nella progettazione user-centred, considerando quale sia il target al quale il sistema operativo si sta rivolgendo. Grazie a una scelta accurata del target di riferimento, l’Interaction Designer potrà conoscere le esigenze e le possibili difficoltà che gli utenti possono riscontrare.
Utilizzando varie tecniche e metodi di indagine, come le interviste e i questionari, l’Interaction Designer comprende quali siano i bisogni e le richieste degli utenti e di conseguenza può migliorare l’esperienza utente e le prestazioni del prodotto. In seguito l’Interaction Designer procederà allo sviluppo di un’idea, di come e in che modo il prodotto dovrebbe funzionare.
Differenze tra Interaction Design, UX Design e UI Design
Il lavoro dell’Interaction Designer potrebbe confondersi con quello dell’UX Designer o dell’UI Designer. È vero che queste tre figure professionali si somigliano, di base hanno tutte obiettivi simili e collaborano per raggiungere un unico scopo (migliorare il più possibile la user experience), ma differiscono per l’applicazione di questi stessi obiettivi.
L’UX Designer si concentra sul contenuto e sull’usabilità del prodotto, senza entrare nel merito della presentazione dello stesso. Infatti si occupa della fase di ricerca e progettazione di un prodotto.
L’UI Designer si focalizza sul design per indirizzare l’utente verso esperienze piacevoli e positive. Quindi si occupa dei colori, del font, delle immagini e degli spazi affinchè l’intera presentazione coinvolga l’utente nell’utilizzo del prodotto.
L’Interaction Designer invece escogita metodi di interazione per ogni device che possano agevolare le attività dell’utente, puntando sulla facilità di apprendimento e di ricordo delle modalità d’uso.
I 5 linguaggi dell’Interaction Design
Come fanno gli Interaction Designer a comunicare con gli utenti?
Attraverso i 5 linguaggi dell’Interaction Design (in inglese Interaction Design Dimensions) utenti e prodotto possono interagire.
Parole
La scelta delle parole usate e della forma del testo è la dimensione più importante per uno strumento interattivo. L’Interaction Designer deve trovare la maniera più efficace ed esaustiva per rispondere alle richieste dell’utente. La terminologia usata deve essere comprensibile al target ipotizzato, con un tono appropriato al sistema e accogliente.
Rappresentazioni visive
Qui entrano in gioco tutti quegli elementi visivi che compongono le interfacce software del dispositivo. Dalla scelta delle forme, alla tipografia, agli schemi, alle icone e tutto ciò che è visivo. Sommando parole e rappresentazioni visive l’Interaction Designer rende il messaggio più efficace e istantaneo.
Realtà fisica e spazio
In questa dimensione l’Interaction Designer deve ragionare sul materiale fisico del prodotto, la sua forma, la sua composizione e gli spazi di utilizzo. L’oggetto è fisso o mobile? Necessita di ulteriori accessori esterni come mouse, tastiere o telecomandi? In quale spazio l’utente ne ha necessità? Bisogna prevedere ogni difficoltà per cancellarla e rendere l’esperienza utente su misura per le sue esigenze.
Tempo
Qual è il tempo di utilizzo dell’utente? Si ha settato il sistema in modo adeguato all’esperienza utente? Se l’operazione interattiva non è istantanea ad esempio l’Interaction Designer deve mostrare all’utente l’andamento del procedimento. Questo linguaggio comprende anche i contenuti che cambiano nel tempo di interattività come suoni, video e animazioni.
Comportamento
Infine l’ultima dimensione riguarda il modo in cui il sistema reagisce all’utilizzo dell’utente. Quali reazioni e animazioni compie? Vibrazioni, musica, video, animazioni etc…
Corso interaction design
Esistono varie strade per entrare nel vasto mondo dell’Interaction Design, anche perché è una disciplina nuova che comprende molte materie di studio tra cui: graphic design, psicologia cognitiva, marketing, informatica e scrittura.
Essere laureato e specializzato in una o più di queste materie è importante, ma ancora non fa di te un vero e proprio Interaction Designer.
Ecco perché seguendo un buon Corso di Interaction Design puoi davvero immergerti in questo mondo, acquisendo competenze pratiche fondamentali per riuscire a emergere professionalmente in questo settore specifico della comunicazione digitale.
Il Corso Interaction Design offre una full immersion nell’ambito dell’Interaction Design, con lezioni teoriche di base e moltissime esercitazioni e test da fare, avrai tutto il tempo e la consulenza degli insegnanti che ti serve per migliorare i tuoi contenuti.