Lettera di presentazione per candidatura spontanea: ecco come fare

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Quando si parla di autocandidatura è chiaro che l’azienda non stia attivamente ricercando nuovo personale.

Ciò significa che, se sei davvero interessato a lavorare per quella realtà, dovrai lavorare non solo al curriculum e a un eventuale portfolio, ma anche a un altro fondamentale elemento: la lettera di presentazione per candidatura spontanea.

In un precedente approfondimento abbiamo già fornito alcune linee guida per scrivere una lettera motivazionale. È bene che tu sappia che, nel caso di un’autocandidatura, ci sono alcuni piccoli accorgimenti che possono fare la differenza.

Primo fra tutti: lavorare a un’ottima candidatura. Non tutti sanno come creare un buon curriculum o un buon portfolio. Alcuni, addirittura, ignorano l’importanza della lettera di presentazione.

È per questo motivo che abbiamo creato la nostra videoguida su come trovare lavoro, in cui sono raccolti tutti i consigli fondamentali per preparare una candidatura efficace, affrontare al meglio il colloquio di lavoro e utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal web.

Per avere una panoramica molto più ampia, dunque, ti consigliamo di guardare l’anteprima della nostra videoguida.

Per il momento, vediamo invece come si scrive una lettera di presentazione per autocandidatura capace di incrementare le tue possibilità di essere assunto.

Cos’è una lettera di presentazione per autocandidatura

Benché spesso sottovalutata, la lettera di presentazione rimane un elemento fondamentale per accrescere le possibilità di essere assunto.

Questo vale per chi ha trovato un annuncio di lavoro interessante, ma ancor più per chi desidera lavorare per un’azienda che, al momento, non ha fatto espressa richiesta di nuovo personale.

In questo caso, infatti, le probabilità di essere assunto non sono molte. Ecco perché scrivere una buona lettera motivazionale può essere un aiuto indispensabile per dimostrare chi sei, quali competenze possiedi e, soprattutto, in quale misura potresti essere utile all’azienda.

È chiaro, dunque, che non ci sarà bisogno di elencare le proprie esperienze professionali o formative (per quello esiste il curriculum). Piuttosto, bisognerà agire con strategia per attirare l’interesse del recruiter e farsi notare.

Individua la persona alla quale inviare la lettera di presentazione per autocandidatura

Quando si trova un annuncio di lavoro, si ha già a disposizione l’indirizzo e-mail al quale inviare la propria documentazione e ci si rivolge direttamente all’azienda.

Ma come si fa, invece, a inviare una candidatura spontanea? Di questo abbiamo ampiamente parlato nella nostra videoguida.

Per riassumere, possiamo dire che se si ha intenzione di autocandidarsi, il primo step per avere successo è avere ben chiaro la persona alla quale inviare la candidatura.

È vero che molte aziende hanno, sul proprio sito, una sezione specifica per l’invio di candidature (“Lavora con noi”).

È certo, però, che le possibilità di attirare l’attenzione aumenterebbero se si trovasse il modo di inviare la lettera di presentazione direttamente a colui che si occupa delle nuove assunzioni (per esempio, il responsabile delle risorse umane o HR).

Per questo motivo, è consigliabile cercare i riferimenti del destinatario (un’operazione resa ormai semplice dal web).

Usando il nome e cognome del destinatario, senza dubbio crescerà anche il suo interesse nei confronti dell’autocandidatura.

Lettera di presentazione per autocandidatura generica o per specifica posizione

In linea generale, è sempre meglio evitare autocandidature generiche. Come già detto, l’azienda non sta attivamente cercando nuovo personale, per cui dovrai dimostrare di poter offrire il tuo apporto all’azienda.

La lettera di presentazione per autocandidatura, a differenza di quella in risposta a un annuncio di lavoro, deve essere strutturata in modo da avanzare una “proposta”.

Per prima cosa, dunque, potrai presentarti, chiarendo di cosa ti occupi, i tuoi successi e i tuoi risultati. In secondo luogo, dovrai dimostrare all’azienda di possedere delle competenze necessarie per la sua crescita.

Da questo punto di vista, utile è cercare informazioni sull’azienda e trovare un elemento che vi metta subito in connessione. Individuare, per esempio, una problematica che sta affrontando in quel momento e proporgli, in maniera generica, la soluzione può essere un ottimo modo per attirare l’attenzione e renderti appetibile.

Sì ai modelli lettera di presentazione autocandidatura, ma attenzione a questi errori

Su internet sono presenti moltissimi esempi di lettera di presentazione per candidatura spontanea.

È, però, importante non lasciarsi sopraffare dalla voglia di fare copia e incolla. Oltre a non offrire alcuna personalizzazione, se il recruiter si accorgesse che hai scopiazzato dal web, che figura pensi che ci faresti?

Ricorda, inoltre, di non risultare sicuro, ma mai saccente, soprattutto quando stai illustrando la tua proposta.

Attenzione anche a banali errori grammaticali o refusi. Dalle tue parole, e dalla forma, deve essere evidente la cura che ci hai messo nella stesura e che il testo è stato controllato più volte.

Non dimenticare, inoltre, di ringraziare il recruiter per l’attenzione prestata e di confermare la tua disponibilità per un eventuale colloquio conoscitivo.

Infine, ricorda di non eccedere mai nella lunghezza della tua lettera di presentazione. Dieci o venti righe possono bastare per:

  • Presentazione: settore di riferimento per il quale hai scelto di candidarti, esperienze pregresse, risultati raggiunti;
  • Proposta: cosa puoi fare per l’azienda, dopo aver individuato problematiche che saresti in grado di risolvere;
  • Conclusione: ringrazia per l’attenzione e dai la tua disponibilità a essere ricontattato.

Vorresti inviare una candidatura spontanea ma hai perplessità sul materiale da inviare? Richiedi una consulenza al 348 473 6945: ti aiuteremo a preparare la tua candidatura al meglio!


Inviare la lettera di presentazione per autocandidatura via mail

Oggi, la maggior parte delle candidature viene inviata online, solitamente a indirizzi e-mail forniti dall’azienda stessa.

Come abbiamo visto, però, in caso di autocandidatura è anche possibile cercare l’indirizzo e-mail del responsabile del reparto che ti interessa o dell’HR.

Al momento dell’invio, il consiglio è scrivere solo poche righe di testo nel corpo della mail e inviare la lettera di presentazione come allegato. Questo per evitare l’effetto “muro di testo” che potrebbe dissuadere il destinatario dal leggerla (ricorda, infatti, che si tratta di un documento non richiesto).

Altri consigli per lavorare alla candidatura

Trovare lavoro in Italia non è semplice Il tasso di disoccupazione è pari al 60% mentre il tasso di inattività è pari al 34,5%.

È chiaro, dunque, che per quanto organizzare al meglio la propria candidatura, curando il CV, la lettera di presentazione o il portfolio, giovani e meno giovani si trovano ad affrontare diversi ostacoli.

Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di raccogliere tutte le informazioni fondamentali in una videoguida per chi cerca lavoro.

Partendo da alcune considerazioni preliminari alla ricerca di un impiego, forniamo consigli pratici su come lavorare a una buona candidatura, dove inviarla e dove trovare e selezionare gli annunci di lavoro. Non solo, perché analizziamo assieme le domande più frequentemente poste durante il colloquio di lavoro per affrontarlo al meglio.

Se vuoi inserirti velocemente nel mondo del lavoro, ti consigliamo di dare uno sguardo alla nostra videoguida: l’anteprima è gratuita.

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