Sbocchi lavorativi dopo la laurea in biologia e specializzazioni

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Che tu stia pensando di iscriverti a biologia, che voglia prendere una decisione su quale magistrale scegliere o abbia completato il tuo percorso di studi, questa guida ti sarà utile per conoscere i diversi sbocchi lavorativi dopo la laurea in biologia.

Conoscere le diverse strade professionali che potrai intraprendere, infatti, è necessario per prendere una scelta quanto più consapevole possibile. Da questo punto di vista, se stai ancora decidendo la facoltà alla quale iscriverti o se stai scegliendo la specializzazione più adatta, avere una panoramica sulle opportunità aperte da questo titolo di studi ti aiuterà a inserirti efficacemente nel mercato del lavoro.

In più, puoi consultare anche la nostra guida ai corsi di laurea magistrale in biologia per scoprire i principali corsi di laurea presenti nelle università italiane.

È chiaro che la scelta dell’università debba combaciare con le tue aspirazioni, ma è anche vero che esistono professioni più o meno richieste e strade maggiormente convenienti in base alle proprie esigenze (per esempio, lavoro dipendente o autonomo).

Prima di analizzare quali sono i principali sbocchi professionali per i laureati in biologia, ti consigliamo la visione della guida di Orientiflix su cosa fare dopo biologia per la scelta della specializzazione e delle professioni più appetibili per il biologo, con un’analisi degli annunci di lavoro più frequenti, differenze tra lavoro autonomo e dipendente, soluzioni ai principali problemi riscontrati dagli studenti e dai laureati in biologia.

Sbocchi professionali per laureati in biologia: cosa fare dopo la triennale

Prima di analizzare quelli che sono i principali sbocchi lavorativi, facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire, innanzitutto, se è possibile lavorare con la sola laurea triennale in biologia o, in alternativa, come scegliere la magistrale.

Purtroppo, l’instabilità e la precarietà del mercato del lavoro odierno non risparmia i laureati in scienze della vita. Se ti trovi ancora nel momento di scelta del percorso di studi universitario e hai pensato a biologia, quindi, è bene che non ti faccia un’idea errata, e cioè che trovare lavoro con questa laurea sia semplice.

Allo stesso tempo, se la tua passione per questa disciplina è innegabile, non scoraggiarti. Probabilmente, sono proprio coloro che più sono intenzionati a perseguire i propri obiettivi ad avere maggiori possibilità di successo.
Ora, sia che tu stia per cominciare il percorso universitario, sia che tu abbia già la triennale, ti starai chiedendo quali sono i possibili scenari dopo aver raggiunto questo primo step.

Sostanzialmente, le possibilità sono due:

  • cominciare a lavorare
  • specializzarti e scegliere la magistrale.

Non c’è una decisione migliore dell’altra. In linea generale, però, i laureati con laurea triennale in biologia hanno davanti un ventaglio di opportunità meno ampio di coloro che scelgono la specializzazione. Inoltre, considera che con la sola triennale, potrai aspirare a diventare biologo junior, previo superamento dell’esame di stato per l’iscrizione alla sezione B dell’Ordine Nazionale dei Biologi, a differenza dei laureati con magistrale che possono arrivare a diventare biologi senior (sezione A) e ambire a ruoli dirigenziali.

D’altra parte, scegliere la magistrale (per biologia ne esistono davvero tante) è una decisione da prendere con consapevolezza.

Sbocchi lavorativi biologia: una breve classifica per orientarsi

Non è semplice stabilire una “classifica” veritiera dei principali sbocchi lavorativi dopo la laurea in biologia. In linea di massima, però, possiamo dire che sia possibile individuare alcune strade professionali che potrebbero offrire, ora o in futuro, maggiori opportunità per i giovani laureati.

Nei successivi paragrafi, quindi, ci concentreremo su quelli che sono gli sbocchi che più interessano gli studenti o, in altri casi, che meglio intercettano le esigenze del mercato del lavoro. Tra questi analizzeremo:

  • sbocchi biologia molecolare
  • sbocchi biologia marina e biologia ambientale
  • sbocchi biologia della nutrizione
  • insegnamento con laurea in biologia.

Tieni conto, però, che l’intento di questa guida non è informarti sulle mansioni che potrai andare a svolgere una volta laureato (facilmente reperibili proprio sulle schede dei corsi magistrali sui siti universitari), bensì su quelle che possono essere le opportunità o meno di inserirsi in tali settori.

Biologia molecolare sbocchi lavorativi

Assieme agli annunci legati al processamento dei tamponi, nel panorama odierno, notiamo che le altre offerte provengono prevalentemente dal settore medicina e salute e dal settore farmaceutico, mentre altri sono prevalentemente annunci che richiedono addetti al controllo qualità.

Benché non sia facile stilare una classifica delle branche della biologia che maggiormente possono assicurare una certa stabilità lavorativa, anche i siti per la ricerca del lavoro evidenziano una tendenza verso il campo delle scienze mediche (anche se, come possiamo vedere, le offerte ci fanno intendere che i biologi, in questo campo, possono trovarsi di fronte a precarietà e stipendi non proprio alti). In ogni caso, l’offerta, dal punto di vista formativa, non manca: esistono scuole di specializzazione in Patologia Clinica, Microbiologia e Virologia, Genetica Medica, Biochimica Clinica.

In linea generale, possibili destinatari di richieste di lavoro da parte di laboratori di analisi biomediche, genetiche, alimentari e anche forensi, sono i laureati in biologia molecolare. Questi ultimi hanno, inoltre, la possibilità di inserirsi nell’industria farmacologica o nella sanità pubblica o privata.

Al di là di quello che si possa trovare ora, comunque, è anche bene proiettarsi nel futuro, individuare, quindi, delle branche della biologia sulle quali la domanda potrebbe essere destinata a crescere. Per esempio, il neurobiologo sembra essere una professione che sta guadagnando sempre più terreno. Al momento, il campo è ancora ristretto, e questo significa anche potersi inserire in un contesto in cui la concorrenza non è ancora alta, e che pian piano la domanda crescerà maggiormente, offrendo nuove opportunità ai laureati in biologia.

In questo caso, dopo la triennale in scienze biologiche, è necessario iscriversi a un corso di laurea magistrale in neuroscienze che, allo stato attuale, non è nemmeno diffusissimo (e non va confuso con il corso magistrale in neuroscienze cognitive), ma, ad esempio, può essere intrapreso presso l’università di Pisa.

Biologia ambientale e biologia marina sbocchi lavorativi

Sempre nell’ottica di dare una certa “classificazione” agli sbocchi professionali per le diverse branche della biologia, l’incertezza investe specialmente gli studenti indirizzati verso la biologia ambientale o la biologia marina.

Un tema, questo, che potrebbe anche vedere una migliore prospettiva nei prossimi anni considerando quanto aziende e imprese siano sempre più interessate alla sostenibilità o gli investimenti per la ripresa post-Covid, ma per il quale, in Italia, purtroppo i fondi destinati alle ricerche rimangono esigui. Una situazione, questa, che porta molti studenti a trovare maggiori opportunità professionali all’estero, o comunque a ulteriori periodi di studio fuori dall’Italia.

Certo è che, dando uno sguardo agli annunci di lavoro, ci ritroviamo di fronte a una situazione non propriamente rosea. Molte sono le offerte rivolte a tecnici ambientali, per laureati anche di altri indirizzi (scienze ambientali, ingegneria ambientale), talvolta anche per diplomati e con contratti per lo più a termine.

Allo stesso tempo, è bene evidenziare che gli sbocchi lavorativi dei biologi ambientali, così come per i biologi marini, includono anche la possibilità di lavorare come consulenti, quindi in veste di libero professionista. Possibilità, questa, condivisa anche con un’altra figura professionale con laurea in biologia: il biologo nutrizionista.

Biologia della nutrizione sbocchi lavorativi

Particolare attenzione dovrebbe essere data alla figura del biologo nutrizionista.

Il mercato della nutrizione, in sé, sta affrontando infatti molti cambiamenti: se prima era il solo medico a potersi occupare di questi aspetti, oggi si sono fatte spazio altre figure professionali tra cui, appunto, il biologo nutrizionista il quale, per chiarezza, può elaborare diete solo per soggetti sani e non può prescrivere farmaci.

Questa figura professionale, e l’evoluzione, così come la crescita che sta vedendo negli ultimi anni, è forse quella maggiormente indirizzata verso una carriera da libero professionista e ci porta, quindi, a un’ulteriore scelta che potresti dover compiere durante il tuo percorso professionale e che, di conseguenza, può anche influenzare la tua scelta in merito alla specializzazione: cioè, lavorare come dipendente o come lavoratore autonomo.

Sbocchi lavorativi dopo la laurea in biologia: lavorare come libero professionista

Come abbiamo già accennato e come già saprai, per poterti dire biologo a tutti gli effetti dovrai innanzitutto superare l’esame di Stato e procedere con l’iscrizione all’Ordine dei Biologi nella sezione B, qualora tu avessi solo la triennale, alla sezione A se invece ti sei anche specializzato, cosa che ti aprirà molte più opportunità professionali e che ti permetterà di diventare biologo senior.

Normalmente, l’esame di Stato consiste in due prove scritte, una prova orale e una prova pratica. Una volta superato l’esame potrai poi inviare, in qualsiasi momento dell’anno, la domanda di iscrizione al Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Biologi.

Posto che l’iscrizione all’Albo è fondamentale per poter esercitare la professione, ti potrai trovare nella condizione di prendere un’ulteriore scelta: lavorare come biologo da dipendente, nel settore pubblico o nel privato, oppure cominciare a esercitare come libero professionista.

Questa seconda strada sembra essere molto battuta oggi. In parte, probabilmente, perché la libera professione si sta diffondendo sempre più nel nostro Paese, non solo tra i biologi, ma in moltissimi altri settori.

In questo caso, comunque, è ovvio che oltre all’iscrizione all’Albo dovrai effettuare ulteriori passaggi, primo tra tutti l’apertura della partita IVA. Per questo momento, il consiglio è sempre quello di evitare il fai da te, quindi potrebbe essere necessaria una consulenza, soprattutto sulla scelta del codice, cioè quel codice che individua l’attività economica per la quale si presta un determinato servizio.

Dopo aver aperto la partita IVA, poi, dovrai procedere con l’iscrizione all’ente di riferimento per la tutela previdenziale dei biologi, cioè l’ENPAB (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Biologi), che deve essere fatta entro 90 giorni dall’apertura della partita IVA. A questo proposito, se ti interessa l’idea di svolgere l’attività da libero professionista, ti consiglio di dare un’occhiata.

Sbocchi lavorativi dopo la laurea in biologia: come diventare insegnante

Gli sbocchi lavorativi per un laureato in biologia non riguardano solo professioni che richiedono di indossare il camice bianco.

Alcuni laureati, infatti, spostano l’attenzione sulla possibile carriera come insegnante. Alcuni, purtroppo, vedono questa opportunità come una sorta di ripiego. È invece però importante che tu sappia che l’insegnamento non può essere concepito in questo modo perché il percorso per diventare insegnante non è affatto semplice nel nostro Paese e che serve una particolare dedizione per svolgere questo lavoro.

Ora, la complessità di questa scelta emerge già solo se si vanno a guardare le classi di concorso alle quali è possibile accedere avendo una laurea in biologia**.

Le possibilità di trovare cattedra non sono poche, proprio considerando che le classi di concorso accessibili danno un ampio ventaglio di possibilità, ma per ottenere l’abilitazione all’insegnamento è fondamentale partecipare e superare un concorso pubblico, le cui procedure di reclutamento sono molto cambiate negli ultimi anni. La partecipazione al concorso non prescinde comunque dal conseguimento dei 24 CFU (i crediti formativi) settore antro/psico/pedagogico/metodologico da conseguire mediante specifici corsi universitari.

Ma l’insegnamento nelle scuole di primo e secondo grado non è l’unica strada percorribile da parte di quegli studenti che sentono una particolare vocazione per la trasmissione delle proprie conoscenze agli altri. Un’altra possibile strada, se hai questo tipo di aspirazione, è rappresentata dalla carriera da professore universitario che, ovviamente, a differenza del docente di medie e superiori, si trova anche a rapportarsi con studenti che si trovano ormai nell’età adulta.

In sintesi, il percorso per diventare docente universitario comincia con l’ottenimento del dottorato di ricerca che può durare per 3 – 5 anni.

Dopodiché dovrai partecipare a un concorso per diventare professore associato e raggiungere le 350 ore di lezioni annuali per accedere a un ulteriore concorso che ti permette di diventare docente ordinario.

Benché si tratti di un percorso lungo e non privo di insidie, la carriera da docente universitario, sia per quanto riguarda il ricercatore e ancor più per quanto riguarda il docente ordinario, consentono una maggiore stabilità economica con stipendi che oscillano tra i 1.400-1.700 euro al mese per il ricercatore universitario e fino anche ai 4.000 euro al mese per il docente ordinario.

Dove trovare più informazioni sugli sbocchi professionali dopo la laurea in biologia

In questa guida abbiamo fatto una breve panoramica su quelle che possono essere le opportunità professionali per i laureati in biologia.

Se, però, vuoi avere un quadro più completo non solo sugli sbocchi lavorativi, ma anche su quali sono le azioni fondamentali da intraprendere per posizionarti nel mondo del lavoro odierno, ti consigliamo la visione della guida Orientiflix su cosa fare dopo biologia: oltre ad approfondire le informazioni contenute in questo articolo, troverai anche più materiale sulle possibilità professionali dopo la triennale, consigli per la scelta della magistrale, ricerca degli annunci di lavoro o dei concorsi pubblici per biologi e molto altro.

Speriamo di esserti stati utili e di aver contribuito a chiarirti le idee sul percorso da intraprendere. In bocca al lupo!

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