Lavorare nelle risorse umane richiede un gran numero di competenze molto eterogenee che spaziano dal mondo del management a quello della psicologia, passando per innumerevoli competenze trasversali utilissime nel mondo del lavoro. L’orientatore professionale ben sintetizza il lavoro nelle risorse umane, essendo un professionista non solo molto richiesto dal mondo del lavoro, ma anche estremamente completo e formato.
Orientare giovani ed adulti nella scelta dei propri studi o della propria carriera professionale non è infatti un compito facile ed è una responsabilità da non sottovalutare. Per questo motivo, per lavorare nelle risorse umane come orientatore o consulente ti sarà necessario un percorso di alta formazione.
Scopriamo quindi come diventare orientatore professionale, quali competenze sono richieste per lavorare nelle risorse umane e quanto guadagna questo professionista in Italia.
Orientatore professionale: come diventarlo
Come accennato, l’orientatore professionale è un professionista che possiede numerose competenze molto diverse fra loro, quindi non esiste un vero e proprio percorso univoco per lavorare in questo ambito, anche se un percorso preferibile c’è.
Sto parlando degli studi in Psicologia, seguiti da un Master legato alle Risorse Umane e possibilmente proprio all’orientamento e consulenza professionale, sempre più numerosi e richiesti in Italia. Vediamo quindi nel dettaglio il percorso più indicato per lavorare nelle risorse umane.
Il primo passo, come ti dicevo, è quello di iscriverti ad un corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche. Se vuoi sapere tutto riguardo questo corso ti rimando al mio articolo dedicato: Psicologia: guida ai corsi di Laurea Triennale. Qui, oltre ovviamente alla psicologia, apprenderai le basi teoriche di altre discippline fondamentali per lavorare nelle risorse umane come pedagogia, sociologia e neuropsicologia.
A questo punto potrai scegliere di frequentare un Master di primo livello o, come personalmente ti consiglio, iscriverti ad un corso di Laurea Magistrale in Psicologia del Lavoro. In questo modo non solo otterrai un titolo di alta formazione, ma questi corsi sono anche incentrati prevalentemente sulle risorse umane e ti porteranno ad apprendere i principi legislativi ed economici legati al mondo del lavoro, le tecniche di selezione e formazione del personale oltre alle competenze utili per valutare il personale ed i luoghi di lavoro.
Anche qui ti rimando al mio articolo dedicato: Psicologia: guida ai corsi di Laurea Magistrale in cui ti descrivo nel dettaglio la Psicologia del Lavoro e dove troverai un elenco completo delle facoltà in cui potrai iscriverti per seguire i corsi.
Orientatore professionale: Master e mondo del lavoro
Benché prevedano una spesa spesso esosa, i Master rimangono l’asso nella manica di chi vuole svettare sulla concorrenza e lavorare nelle risorse umane al più presto. Certo, potrai sempre fare una lunga gavetta utile per farti notare nel mondo del lavoro, ma potrai saltare questo passaggio ottenendo un titolo di formazione post universitaria incentrato proprio sull’orientamento professionale e sull’analisi e consulenza alla carriera.
I percorsi universitari, infatti, non sono sempre aggiornatissimi e spesso non bastano ad essere realmente e concretamente competenti nel mondo del lavoro. I Master, invece, sono continuamente aggiornati ed in un lavoro in cui l’aggiornamento continuo è la base della professione, iniziare col piede giusto è davvero indispensabile.
Ce ne sono di tutti i tipi: dai più impegnativi ai più economici, ma sempre utili ad entrare davvero nel mondo del lavoro.
Orientatore professionale: chi è e cosa fa
L’orientatore professionale è un professionista che si pone a metà strada tra un coach, uno psicologo ed un tutor: è cioè unfacilitatore capace di interpretare le richieste più o meno esplicite dei committenti, comprendere le potenzialità e le inclinazioni dei singoli individui ed indirizzare questi verso la carriera più adatta.
In pochissime parole, in quanto orientatore il tuo compito sarà di rendere qualsiasi individuo (ragazzo o adulto, studente o affermato professionista) capace di comprendere e sfruttare le proprie capacità in attività professionali che incontrino i suoi interessi, oltre a consigliare attività di formazione utili al suddetto scopo.
Nell’ambito professionale ti occuperai anche di progettare e realizzare interventi di orientamento e formazione professionale per singoli e per gruppi di persone volti a valorizzare il potenziale di ciascun individuo per far si che questo vada ad incontrare nel miglior modo possibile le richieste di un mercato sempre più esigente.
Potrai svolgere questa professione prevalentemente nel settore pubblico, ma anche in quello privato in quanto sono molti i professionisti più o meno affermati che richiedono una consulenza per la propria carriera.
Strettamente collegati all’orientatore professionale sono altre due professioni, quella dell’analista di carriera e quello del consulente di carriera.
Dove il primo si occupa prevalentemente dell’analisi dei punti di forza dei vari professionisti mirando all’implementazione di questi, il consulente si occupa anche di inserimento e re-inserimento nel mondo del lavoro aiutando i clienti che gli si rivolgono a fare un bilancio delle proprie competenze, definire i propri obiettivi professionali e a raggiungere tali obiettivi attraverso strategie di self marketing.
Lavorare nelle risorse umane: competenze richieste
Abbiamo parlato tanto di competenze, ma quali sono nel concreto quelle più richieste per lavorare nelle risorse umane? Ecco un elenco delle capacità immancabili:
- Capacità di reclutare, selezionare e formare le risorse umane
- Saper ascoltare attivamente l’altro e comprenderne richieste e motivazioni
- Saper comunicare in modo chiaro e coinvolgente
- Capacità di negoziare, discutere e trattare
- Saper comprendere l’altro e le motivazioni sottese alle richieste
- Capacità di gestire il tempo proprio ed altrui
- Ottime capacità di senso critico, apprendimento attivo e problem solving
- Capacità di ordinare le informazioni in modo chiaro ed estrapolarne contenuti utili (sia in forma scritta che orale)
- Rapidità nella comprensione
- Flessibilità ed adattabilità
Come ti ho anticipato, inoltre, le conoscenze richieste riguardano diversi ambiti tra cui:
- Psicologia
- Pedagogia
- Sociologia
- Gestione d’impresa
- Marketing e Management
- Legislazione legata al mondo delle imprese e del lavoro
- Lingua inglese
- Economia e contabilità
A prescindere dal settore professionale che sceglierai di perseguire è fondamentale che tu capisca se vuoi essere un lavoratore dipendente o indipendente.
Come fai a sapere quali sono le tue attitudini e a capire se sei più predisposto all’uno o all’altro?
Fai il test e scopri se sei più adatto al lavoro dipendente o autonomo!
Quanto guadagna un orientatore professionale
Un orientatore professionale guadagna in media 3000 euro al mese, ma bisogna tener conto delle variazioni che possono esserci tra settore pubblico e privato, oltre che dal numero e dall’importanza di progetti che i diversi professionisti possono portare avanti.
Lavorare nelle risorse umane: letture consigliate
Se vuoi essere un professionista con entrambi i piedi nel presente ti consiglio HRevolution. HR nell’epoca della social e digital trasformation, libro che ci parla delle risorse umane nell’era in cui il digitale prende il posto del faccia a faccia ed in cui le competenze digitali non sono più un accessorio, ma diventano un vero e proprio must per i professionisti. Acquistalo qui su Amazon.
Libro più "classico", ma sempre di altissimo valore è invece Risorse umane. Persone, relazioni e valore il quale affronta la tematica delle risorse umane comprendendone il valore intrinseco per le aziende e dimostrando quanto il giusto professionista possa davvero fare la differenza.
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