La rivoluzione tecnologia
Sicuramente molte persone hanno intuito che il mondo stia iniziando a prendere una precisa direzione e presto la tecnologia sarà maggiormente presente nell’ordinarietà.
La linea evolutiva in realtà è già stata tracciata da quello che era il sistema del 900 con l’automatizzazione dei processi industriali e un nuovo modo di produrre gli oggetti rispetto al vecchio sistema degli artigiani.
Stiamo per assistere ad una nuova rivoluzione industriale, perché si sta stravolgendo nuovamente nella storia il paradigma produttivo, ossia il modo di creare oggetti.
Se infatti precedentemente andava per la maggiore il sistema della catena di montaggio e la fabbrica, attualmente ci si sta avvicinando sempre di più a dispositivi unici che producono molto oggetti e personalizzabile, per esempio le stampanti 3D.
Concezione del lavoro e gli scenari legati agli effetti tecnologici
La stessa concezione di lavoro negli esseri umani evidenzia sempre di più la presenza e necessità di tecnologie digitali per erogare servizi. Impensabile oggi lavorare, senza pc, connessione ad internet, software e così via. Il lavoro sarà sempre più smaterializzato e digitale.
Nel futuro tutti i lavori manuali saranno automatizzati, dobbiamo accettarlo perché questa tecnologia ci serve per avere attività migliori e più compatibili con l’ecosistema Terra.
Prima in Italia iniziamo ad accettare che determinati lavori storici nell’agricoltura, nelle fabbriche, nel settore della vendita al dettaglio non esisteranno più o saranno stravolti, prima potremo affacciarsi al mondo e cercare di far parte del cambiamento e non subirlo (con danni alla crescita economia, disoccupazione, innalzamento dei livelli del mare, ecc.).
Non è una questione etica la mia, né un giudizio su cosa sia meglio o peggio, semplicemente è un dato di fatto già reale in alcune aree del pianeta e lo sarà sempre di più un pochi decenni da oggi. Volete una prova pratica? Guardatevi un video sul Giappone oggi.
Bisogna reinventarsi e questo lo si può fare solamente usando in modo "intelligente" internet e le migliaia di informazioni che ci sono. In tal senso invito tutti a fare una riflessione sul proprio mestiere e informarsi sui futuri sviluppi e aggiornarsi.
Se si fanno lavori che stanno scomparendo (tipo benzinaio), che si può fare?
Studiate tanto e aggiornatevi, perché la forbice tra classe media e poveri sarà proprio nelle consonanze tra chi è ai margini della tecnologia e chi la usa.
Il dato è già attuale, nel senso che mediamente chi ha un titolo di studio più elevato (quindi ha studiato di più) ha un reddito più alto e tassi di occupazione più elevati rispetto a persone con livelli di scolarizzazione bassa.
Esistono oggi migliaia di video detti webinar (anche su Youtube o in generale gratis o a prezzi accessibili) che ti fanno delle vere proprie lezioni su tantissimi argomenti e che ci possono rendere più colti e pronti per questa nuova fase dell’economia. Studiate e siate curiosi.
Per chi ha un diploma, faccia approfondimenti sui "semplici" o "complessi" linguaggi di programmazione. Siamo capaci di imparare centinaia di testi di canzoni, possiamo davvero imparare tantissimo e a tutte le età. Il mito che a 50 anni ho sempre fatto questo e in questo modo, è falso, si può imparare un mestiere nuovo anche a 50 anni!
Vi linko un esempio di linguaggi che potreste imparare **clicca sul link
Soprattutto per i laureati in materie umanistiche sappiate che noi abbiamo imparato a ragionare e riflettere. Questo è essenziale nel momento in cui il saper imparare è la chiave per il futuro.
Concetti teorici sono essenziali da capire, perché la tecnica pratica passa e diventa obsoleta in poco tempo.
Laureti umanistici perché non iniziate a lavorare di SEO. Abbiamo bisogno di qualità di contenuti sugli argomenti che preferite che voi conoscete qualitativamente, però dovete imparare le "leggi" del linguaggio digitale e dunque rispettare alcuni parametri.
Dobbiamo in generale capire come usare il nostro cervello. Visto che il lavoro sarà sempre meno pratico e sempre più analitico serviamo a noi!
Approfondite qui parte del tema clicca sul link.
Avremo sempre più bisogno di nuovi commerciali, lavoratori nel mondo del digital marketing (da grafici, esperti di SEO, blogger, youtuber, in generale creatori di contenuti di intrattenimento), ma anche di formatori (persone che insegnano nelle aziende determinate competenze).
A prescindere dal settore professionale che sceglierai di perseguire è fondamentale che tu capisca se vuoi essere un lavoratore dipendente o indipendente.
Come fai a sapere quali sono le tue attitudini e a capire se sei più predisposto all’uno o all’altro?
Fai il test e scopri se sei più adatto al lavoro dipendente o autonomo!
In Italia queste figure esistono?
Al momento si, si stanno sviluppando e saranno sempre più presenti. Ma poi trovo anche un lavoro in Italia? La domanda è posta male, perché il lavoro digitale è mondiale.
L’idea di lavorare fisicamente in una azienda non è da dare per scontato.
Se sei un consulente Sap, sviluppatore Java, un SEO specialist potrai sempre più lavorare in remoto da dove vuoi per aziende anche Europee (in cui non ci sono grossi problemi di fuso orario). Basta sapere l’inglese ad un livello pure solo medio per certi lavori.
Questo è particolarmente interessante per chi vive nelle campagna, per chi vive in città poco sviluppate e con alti tassi di disoccupazione, come nel Meridione ma non solo. Ci sono delle opportunità da poter cogliere per migliorare anche le aree più "escluse".
Come trovare lavoro in Italia
Trovare lavoro in Italia non è semplice. Il tasso di disoccupazione è pari al 60% mentre il tasso di inattività è pari al 34,5%.
Oltre alla competizione, giovani e meno giovani devono fare i conti con salari bassi e devono rimanere al passo e acquisire sempre più competenze, considerando lo skill mismatch che dimostra quanto la formazione non riesca a preparare adeguatamente per fare il proprio ingresso nel mercato del lavoro.
Problematiche esistenti, dunque, ma che non devono scoraggiare. Molto spesso, infatti, è anche l’atteggiamento di chi cerca lavoro a produrre scarsi risultati.
Non tutti si informano su come creare un buon curriculum, un portfolio o una lettera di presentazione.
Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di raccogliere tutte le informazioni fondamentali in una videoguida per chi cerca lavoro.
Partendo da alcune considerazioni preliminari alla ricerca di un impiego, forniamo consigli pratici su come lavorare a una buona candidatura, dove inviarla e dove trovare e selezionare gli annunci di lavoro.
Non solo, perché analizziamo assieme le domande più frequentemente poste durante il colloquio di lavoro per affrontarlo al meglio.
Se vuoi inserirti velocemente nel mondo del lavoro, ti consigliamo di dare uno sguardo alla nostra videoguida: l’anteprima è gratuita.
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