Quando si cerca lavoro online esistono numerosi siti a cui fare riferimento. Sicuramente esistono tante differenze nei siti, però è possibile effettuare una classificazione in base ai tipi di servizi offerti. Lo scopo di questa guida è quindi quello di fornire un elenco attendibile di questi siti, con relative descrizioni e criticità.
L’articolo non ha la pretesa di essere esaustivo, anche perché il web evolve molto rapidamente e potrebbe far diventare tale documento obsoleto in pochi anni. Inseriremo inoltre anche dei link con alcune delle parole chiave.
Per approfondire la lista delle parole chiave e capire anche i vantaggi del lavoro in remoto ho scritto un precedente articolo che si trova
Se hai dubbi o perplessità in merito ai canali online per trovare lavoro ti consigliamo di dare un’occhiata alla nostra videoguida per chi cerca lavoro.
Partendo da alcune considerazioni preliminari alla ricerca di un impiego, forniamo consigli pratici su come lavorare a una buona candidatura, dove inviarla e dove trovare e selezionare gli annunci di lavoro. Anche in questo caso, ti consiglieremo alcuni dei migliori siti di annunci.
Non solo, perché analizziamo assieme le domande più frequentemente poste durante il colloquio di lavoro per affrontarlo al meglio.
Se vuoi inserirti velocemente nel mondo del lavoro, ti consigliamo di dare uno sguardo alla nostra videoguida: l’anteprima è gratuita.
Andiamo ora ad analizzare le categorie di siti web per trovare lavoro online, che sono nello specifico tre:
Motori di ricerca
Un motore di ricerca non è un vero e proprio sito, bensì un aggregatore di siti (un po’ come Google) specifici degli annunci di lavoro. In sostanza, qui troverete tutti i risultati provenienti da altre fonti, che in alcuni casi sono a loro volta raccolgono risultati che rimandano a terze fonti.
Pro: Grande quantità di materiale
**Contro: Scarsa qualità e rischio di annunci falsi e truffe una mia guida per tutelarsi
Il più famoso è sicuramente Indeed
Un altro sito, questa volta italiano, è Carrerjet: la sua italianità fa sì che abbia una minore quantità di annunci, ma una maggiore qualità di questi ultimi rispetto ad Indeed.
Siti di annunci di lavoro
Questa è una categoria in cui si trovano annunci di lavoro totalmente interni alla piattaforma, sono molto più attendibili perché i due siti prevedono annunci a pagamento per le aziende. Dunque c’è un controllo sulla qualità molto più elevato ed un’attendibilità maggiore.
Ad esempio, questo è garantito dal fatto che, se un utente-datore di lavoro paga per inserire l’annuncio, è poco probabile che quest’ultimo sia falso.
Inoltre, questa fonte è spesso usata dalle Agenzie per il Lavoro che mediamente sono sintomo di qualità e attendibilità (con le dovute eccezioni).
Infojobs: altro sito italiano, molto attendibile e che permette anche di vedere lo stato della candidatura (se il Curriculum è stato visionato, e così via). Funzionalità, questa, sicuramente interessante e da provare. Potete trovare annunci di lavoro da remoto
Monster, molto simile ad InfoJobs. È da tenere d’occhio in combinato disposto con il precedente, per cercare di trovare annunci magari assenti nelle altre fonti.
Jobbydoo sempre lo stessa tipologia.
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Social Network
Quando pensiamo ai social media associati al mondo del lavoro, non può che venirci in mente LinkedIn. In questo caso la procedura di linking a offerte di lavoro in remoto è leggermente più articolata perché, purtroppo, i link non si aprirebbero.
Ho tuttavia spiegato nel dettaglio, con tanto di immagini, come trovare il lavoro in remoto su LinkedIn: la mia guida prevede sia la possibilità di inserire "a distanza" nella casella "dove", sia il semplice uso di scrivere le parole chiave citate (smart working, lavoro in remoto, remote working, ecc. nella casella "cosa").
Circa LinkedIn vorrei dedicare ulteriore attenzione ad un’altra area del sito che è quella dei gruppi, molti da scoprire come questi: Find Remote, Part-Time, Freelance, and Flexible Jobs with FlexJobs! , che rimandano essenzialmente a FlexJobs che pure è un sito interessante, perché specializzato nei lavori part-time e a distanza.
Unica pecca: è completamente in inglese.
Su LinkedIn ci sono davvero tantissimi annunci di lavoro, ed il mio consiglio per non perdersi nei meandri di questo social media è di cercarli anche nelle lingue che conoscete (spagnolo, francese e così via) oltre che usando parole in italiano. Un vantaggio impagabile di Linkedin è quello che ti permette di studiare l’azienda che ha messo l’annuncio, trovare il recruiter che l’ha inserito e contattarlo anche solo per ottenere maggiori informazioni sull’offerta.
Un ragionamento analogo vale anche per Facebook, in cui esistono dei gruppi monotematici sul lavoro in remoto, tra cui Risulta difficile dare una panoramica completa, perché è un fenomeno ancora in evoluzione.
15 Siti specializzati nel lavoro in remoto
Parliamo, adesso, di siti web, quasi tutti stranieri, nati esclusivamente per promuovere offerte di lavoro in remoto. Più che lavori stabili offrono lavori per freelancer e "nomadi digitali", e spesso hanno a che fare con piccoli progetti da portare avanti che possono essere collegati alla creazione di una grafica, un sito e così via.
Ottimo dunque per giovani, studenti e per chi vuole arrotondare.
Ovviamente, consiglio sempre di leggere bene tutto prima di inviare dei propri lavori.
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Twago , lingua italiana;
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Add Lance lingua italiana;
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BeyongTheBox , lingua italiana (qui si inseriscono le proprie competenze e le aziende ti scelgono in base ai progetti che stanno portando avanti, una modalità più etica) (in un commento trovate maggiori info)
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Remotive , lingua inglese;
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Remote.co , lingua inglese;
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Freelancer.com , lingua inglese;
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Up Work , lingua inglese;
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We Work Remotely , lingua inglese;
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Fiverr , lingua inglese;
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No Bluff Jobs , lingua inglese;
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Remote ok , lingua inglese;
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Skip the Drive , lingua inglese;
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Pangian , lingua inglese;
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Angel List , lingua inglese;
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Power to the fly, lingua inglese.
Il panorama è dunque parecchio ampio, se si conosce la lingua inglese inoltre è davvero immenso perché ci si può riferire a mercati stranieri molto più estesi di quello italiano.
Imparare l’inglese può dunque essere essenziale per approcciarsi con maggiore successo a questa tipologia di lavoro.
Ci tengo molto a sottolineare che siamo la prima generazione che potrà lavorare dignitosamente in variegati ambiti a distanza, senza dover migrare come i nostri genitori, nonni e avi.
Mi piace pensare di essere uno dei primi meridionali (sia come generazione che come persona), che ha scelto di non migrare e lavorare per i grandi centri occupazionali del nord Italia o all’estero senza dovermi trasferire fisicamente lì. Questa è una libertà che non tutti hanno avuto nel passato e che è importante trasmettere alle generazioni attualmente in età lavorativa.
Capire le potenzialità del remoto è il primo passo per mettersi in gioco seriamente e poter dare una svolta nuova e rivoluzionaria alla propria vita, rispetto a chi ha dovuto patire l’amarezza di dover migrare non per scelta, ma per fame ed assicurarsi una vita dignitosa.
Una giusta organizzazione e la promozione della collaborazione sono elementi fondamentali per alimentare il cambiamento e, al contempo, far fronte anche alle problematiche che possono essere riscontrate in questa nuova modalità di lavoro.
Ne approfondiscono aspetti, pregi e complicazioni due libri sull’argomento:
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Smart Working. Tool e attitudini per gestire il lavoro da casa e da remoto
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Smart Working: mai più senza. Guida pratica per vincere la sfida di un nuovo modo di lavorare
Siate eroi di voi stessi, dipende anche da voi!
BeYourHero
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