Quando si parla di imprenditoria, spesso, non si ha ben chiaro l’argomento preciso di cui si sta trattando.
Diventare imprenditore non vuol dire solo ed unicamente "produrre qualcosa", ma significa soprattutto saper guardare al mondo con occhi critici, identificando tutte le opportunità che questo ci propone e che molti non riescono a vedere.
Insomma, un vero imprenditore è colui che riesce a trovare delle possibilità di successo professionale ed economico e perseguirle fino alla fondazione della propria impresa, piccola o grande che questa sia.
Diventare imprenditore è sicuramente un’ottima idea dal punto di vista professionale perché è una professione esposta a numerosi rischi ed è anche il modo migliore per diventare davvero padroni del proprio futuro. Se la figura dell’imprenditore ti interessa, scopriamo come diventare imprenditore, verso quali settori dell’imprenditoria potrai rivolgerti, quali competenze ti saranno indispensabili e quanto guadagna un imprenditore oggi!
Diventare imprenditore oggi: la formazione indicata
Posto che non esiste un percorso univoco per diventare imprenditore, ci sono percorsi comunque più indicati per entrare efficacemente nel mondo dell’imprenditoria.
Il primo percorso universitario suggeribile è sicuramente quello in Economia.
Seguendo i corsi in questo settore entrerai in contatto con le materie economiche, giuridico-istituzionali e matematico-statistiche, ovvero con tutti quegli ambiti di studio fondamentali per muoverti in maniera efficace all’interno del competitivo panorama economico attuale.
Avere buone competenze in questo settore ti aiuterà da una parte ad identificare le effettive fasce di mercato proficue e a fondare concretamente la tua impresa.
Il curriculum più efficace all’interno delle Lauree in Economia è sicuramente quello di Economia Aziendale, ma anche gli altri curricula ti forniranno importanti competenze spendibili in questo settore.
Se vuoi conoscere al meglio i Corsi di Laurea in Economia ti consigliamo le guide dedicate: Economia: guida ai corsi di Laurea Triennale ed Economia: guida ai corsi di Laurea Magistrale.
Come accennato, seguire un determinato percorso universitario non ti impedirà comunque di diventare imprenditore e nessun corso ti insegnerà direttamente le doti utili per diventare un imprenditore di successo.
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Diventare imprenditore: i master servono?
Qui non è possibile dare una risposta univoca.
Per diventare imprenditore, i titoli non sono fondamentali, ma in una realtà economica in continuo cambiamento e competitiva come la nostra, avere delle competenze di più alto livello può davvero fare la differenza.
3 buoni motivi per frequentare un master in finanza è l’articolo in cui ti spieghiamo quali siano i vantaggi concreti di frequentare un master per l’inserimento nel mondo del lavoro, anche quando si vuole avviare un progetto imprenditoriale.
Avere competenze di altissimo profilo in ambito economico e di management può fare confermare o ribaltare il risultato e, soprattutto, più forti saranno le tue skills più potrai avventurarti nel mondo dell’imprenditoria con sicurezza e cognizione di causa!
Per diventare un buon imprenditore è necessario conoscere le basi del business. Questo, insieme alle capacità di leadership, consente di sviluppare una gestione aziendale di successo. Per questo motivo, vi invitiamo a visitare la formazione specializzata di Euroinnova. Online vi permetterà di diventare un grande imprenditore di medie e grandi aziende:
Diventare imprenditore: piccole e medie imprese
Come ben saprai, le imprese sono molto diverse tra loro e non solo per i prodotti o servizi offerti, ma anche per le dimensioni di ciascuna.
Le piccole e medie imprese (PMI) sono quelle realtà imprenditoriali che comprendono fino a 250 occupati e che fatturano al massimo 50 milioni all’anno (numeri che si riferiscono alle medie imprese).
Le piccole imprese non raggiungono solitamente i 50 dipendenti, fatturando al massimo 10 milioni.
Ci sono poi le micro imprese le quali contano al massimo 10 dipendenti e detengono un fatturato di al massimo 2 milioni di euro.
Pur se più agili e facilmente gestibili, queste imprese sono sottoposte almeno in Italia ad un’alta pressione fiscale.
Pur se quindi entrare in questa realtà imprenditoriale può risultare faticoso, bisogna sempre ricordare che il punto di partenza è sempre quello delle PMI, le quali possono evolversi o possono diventare, nel caso di una vendita vantaggiosa, la tua fonte di capitale per muoverti verso il mondo delle grandi imprese!
*N.B.: questi limiti sono riferiti all’Europa in quanto recentemente sono state definiti i limiti minimi e massimi per decretare un’impresa media, piccola o micro.
Diventare imprenditore: le grandi aziende
Le grandi imprese contano più di 250 dipendenti e detengono un fatturato annuo al di sopra dei 50 milioni di euro.
Appartengono a questa categoria le multinazionali che, paradossalmente, sono sottoposte ad una pressione fiscale minore rispetto alle PMI.
Insomma, un punto di arrivo davvero auspicabile quello delle grandi imprese.
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I settori dell’imprenditoria: diventare imprenditore oggi
I settori dell’imprenditoria sono molteplici e conoscerli a dovere ti aiuterà ad orientarti nella nicchia di mercato più adatta alle tue aspirazioni. Tra questi settori troviamo:
- Aziende che operano nell’agricoltura, nell’allevamento, nella silvicoltura, nella caccia e nella pesca, ovvero nella sezione A della Classificazione delle attività economiche.
- Aziende che operano nell’estrazione dei minerali, nella manifattura, nella produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua e nella gestione dei rifiuti, operanti nella sezione B, C, D ed E della Classificazione delle attività economiche.
- Aziende di costruzioni, nella sezione F delle imprese economiche.
- Aziende nel commercio, sezione G della suddetta classificazione
- Aziende nei servizi di alloggio e ristorazione, sezione I della classificazione delle imprese economiche.
- Aziende nel settore dei trasporti e magazzinaggi, sezione H.
- Aziende nei servizi editoriali, di produzione cinematografica, radiofonica e televisiva operanti nelle Divisioni 58,59 e 60 delle attività economiche.
- Aziende nei servizi informatici e di telecomunicazione, Divisione 61,62 e 63 della Classificazione.
- Banche, assicurazioni, agenzie immobiliari, di intermediazione finanziaria, Sezione K e L (e sì, anche le banche e le agenzie di questo tipo sono in ultima analisi delle vere e proprie imprese e funzionano come tali).
- Aziende nei servizi alle imprese e alle persone , sezioni M, N e S della Classificazione.
- Ospedali, cliniche private o grandi aziende di assistenza sociale, sezione Q nella quae figurano quindi tutte le imprese volte alla cura fisica e non solo delle persone.
- Aziende nel settore delle attività sportive, ricreative, di intrattenimento e di divertimento, Sezione R.
I rami in cui fare imprenditoria sono, quindi, davvero molti e diversificati. Pur se ciascuno necessita di alcune competenze speficiche acquisibili con la pratica, ci sono alcune competenze ed alcuni compiti in comune tra tutti questi ambiti.
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La -non proprio- nuova tipologia di impresa: le Startup
Oggi l’imprenditore e lo Startupper sono due figure imprenditoriali che vengono differenziate per gli obiettivi delle aziende cui fanno capo e l’approccio imprenditoriale differente.
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Diventare imprenditore: compiti e competenze
I rami in cui fare imprenditoria sono, quindi, davvero molti e diversificati. Pur se ciascuno necessita di alcune competenze speficiche acquisibili con la pratica, ci sono alcune competenze ed alcuni compiti in comune tra tutti questi ambiti.
Imprenditore cosa fa
I compiti imprescindibili che fronteggerai in quanto imprenditore sono:
- curare i rapporti con gli istituti bancari;
- disporre il reclutamento e la selezione del personale;
- impostare, sviluppare o controllare la realizzazione dei progetti
- stabilire e perseguire obiettivi economici;
- definire modalità organizzative dell’impresa;
- definire le politiche e le strategie dell’organizzazione;
- eseguire controlli di gestione;
- monitorare l’andamento economico e finanziario dell’impresa;
- curare i rapporti con le istituzioni (dove necessario);
- pianificare gli investimenti o le strategie aziendali;
- gestire l’erogazione dei servizi e e reperire finanziamenti (dove necessario);
- redigere e controllare il bilancio;
- gestire gli adempimenti fiscali o assicurativi;
- risolvere problemi organizzativi.
Ovviamente tutti questi compiti dipenderanno dal tuo grado di coinvolgimento nell’azienda e dalle dimensioni di questa.
Va da sé che più grande sarà l’impresa e più complessa la sua amministrazione, più numerosi saranno i profili che andranno a dividersi i suddetti compiti.
Una buona formazione in questi settori rimane però imprescindibile per diventare imprenditore!
A prescindere dal settore professionale che sceglierai di perseguire è fondamentale che tu capisca se vuoi essere un lavoratore dipendente o indipendente.
Come fai a sapere quali sono le tue attitudini e a capire se sei più predisposto all’uno o all’altro?
Fai il test e scopri se sei più adatto al lavoro dipendente o autonomo!
L’ingrediente segreto per diventare un imprenditore di successo: corsi e percorsi per iniziare
Come avrai capito leggendo questo articolo, le conoscenze tecniche richieste a questo professionista sono tante.
Da qualche parte dovrai pur iniziare:
Abbiamo selezionato per te i migliori corsi di imprenditoria online, per fornirti un percorso selezionato per muovere i primi passi nel mondo dell’imprenditoria:
- La masterclass di Lacerba diventa un imprenditore ti fornirà suggerimenti sugli strumenti da utilizzare, le conoscenze tecniche fondamentali per intraprendere una carriera imprenditoriale e delle esercitazioni pratiche da utilizzare per mettere in pratica quanto imparato.
Sbocchi lavorativi economia alternativi: la guida completa
L’ingrediente segreto per diventare un imprenditore di successo
L’unica ricetta per il successo è:
Studio e formazione continua.
Per questo motivo, ti suggerisco di dare un’occhiata a questi libri, che ti torneranno sicuramente utili per diventare un imprenditore:
- Business Reaction: Come Costruire La Tua Azienda Passo Passo, Senza Nessuna Esperienza Nel Mondo Degli Affari e Diventare Un Imprenditore Di Successo, di Luca De Gateano.
Anche se nel mondo dei "magici libri per fare soldi" bisogna sempre fare molta attenzione, questa è un’opera che sa affrontare con la giusta serietà e cognizione di causa uno dei sogni nel cassetto di molti, ovvero diventare imprenditore.
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- Marketing management di Kotler è considerato il libro che un imprenditore non può non aver letto.
L’autore, marketer e professore di marketing statunitense, ha dedicato e dedica tutt’oggi le sue attività professionali allo studio del marketing e della sua evoluzione, e in questo suo primo, fondamentale libro, ha riassunto le tecniche e modalità con cui gestire un business destinato al successo.
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- Degli stessi autori de "Le 22 immutabili leggi del marketing", l’ultimo libro che ti suggerisco di leggere se stai veramente pensando di diventare imprenditore:
Il Posizionamento. La battaglia per le vostre menti: il libro più venduto e più famoso di Al Ries e Jack Trout che spiega con chiarezza e semplicità cosa determini il successo di un’azienda piuttosto che un’altra: come vengono percepite nella mente dei loro clienti.
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Insomma, come abbiamo visto il mondo dell’imprenditoria è davvero molto vasto e richiede competenze non solo di settore, ma anche e soprattutto trasversali che richiedono grande propositività per essere acquisite. Competenze che potrai approfondire in modo più agevole con un buon master, ma che comunque rimangono frutto della pratica e dell’esperienza nel settore imprenditoriale.
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