L’Italia, come probabilmente saprai, è uno dei paesi più illustri dal punto di vista del doppiaggio. Nomi del passato come Ferruccio Amendola, Tonino Accolla, ma anche personaggi del presente come Francesco Pannofino, Luca Ward o Pino Insegno hanno portato e portano tutt’ora in alto la tradizione del doppiaggio italiano.
Gli altissimi livelli di professionalità che ti abbiamo citato ci fanno subito capire a quali livelli può arrivare un buon doppiatore e ci portano a comprendere come la formazione per diventare un professionista coi fiocchi sia molto particolareggiata e talvolta dura.
Non a caso esistono numerose scuole di doppiaggio – anche molto quotate – in Italia e l’accesso al mondo del lavoro non è sempre semplicissimo, ma richiede una buona dosa di impegno e di dedizione.
Se vuoi scoprire come diventare doppiatore, quali competenze ti saranno indispensabili durante il tuo lavoro, quanto guadagna un doppiatore e tutte le nozioni inerenti ad una delle più interessanti professioni del mondo dello spettacolo, continua a leggere questa guida dedicata all’interessantissimo mondo del doppiaggio!
Come diventare doppiatore: il percorso formativo
Il percorso per diventare doppiatore prevede diverse strade che potranno prepararti ad entrare nel mondo del doppiaggio.
Potrai cominciare da una preparazione più teorica scegliendo corsi di laurea come ad esempio scienze dello spettacolo o rivolgendoti al Dams. Se vorrai invece tuffarti subito nella pratica ti consigliamo di indirizzarti alle scuole di doppiaggio e alle accademie di teatro che analizzeremo a breve.
Prima, però, è utile comprendere alcuni elementi di base del lavoro di doppiatore.
Le abilità di base del doppiatore
Il doppiaggio è per molti versi estramamente simile alla recitazione e condivide con questa alcune abilità di base che sono fondamentali per entrare efficacemente nel mondo del lavoro.
In primis, una buona dizione è indispensabile per diventare doppiatore così come per diventare attore.
Un buon controllo della voce e della respirazione, oltre che una buona modulazione sono altre competenze indispensabili sia nel mondo del doppiaggio che della recitazione.
Insomma, un un certo qual modo il doppiatore è anche un attore il quale, però, deve far coincidere il proprio lavoro vocale con una traccia visiva già realizzata a priori.
Accademie di Teatro e Scuole di doppiaggio
Anche le Accademie di Teatro possono costituire un buon trampolino di lancio in quanto ti permetteranno di sviluppare pienamente le tue capacità interpretative e di entrare a contatto con il mondo della recitazione, step fondamentale per qualsiasi doppiatore.
Doppiatore: chi è e cosa fa
Il doppiatore si occupa di interpretare e dare voce ai personaggi e di dare voce alla narrazione in documentari.
Un mestiere che all’apparenza può sembrare semplice, ma che come abbiamo visto implica una serie di competenze di settore molto importanti.
Inoltre per diventare doppiatore non è sufficiente formarsi adeguatamente alla professione.
Ti sarà necessario anche partecipare a provini e casting oltre che frequentare assiduamente le sale di doppiaggio, così da osservare i professionisti al lavoro e apprendere da questi.
I compiti del doppiatore
I compiti del doppiatore sono molto vicini a quelli dell’attore e tra questi ricordiamo:
- eseguire il doppiaggio
- interpretare personaggi e ruoli
- effettuare prove di recitazione
- studiare e approfondire la conoscenza dei personaggi da interpretare
- leggere e studiare il copione o la sceneggiatura
Il tutto, ovviamente, sotto la supervisione e i consigli del regista.
Le competenze del doppiatore
Per svolgere al meglio i tuoi compiti da doppiatore alcune competenze sono indispensabili. Tra le più importanti ricordiamo:
- Avere un’ottima dizione e chiarezza del parlato
- Saper modulare la voce
- Possedere ottime capacità interpretative
- Avere buone capacità recitative
- Possedere un buon senso critico e capacità di adattamento
- Avere ottime capacità di memorizzazione
- Possedere buone capacità di attenzione selettiva a lungo termine
Insomma, competenze di spessore che saprai sviluppare tuffandoti a capofitto nella pratica critica e continuativa!
A prescindere dal settore professionale che sceglierai di perseguire è fondamentale che tu capisca se vuoi essere un lavoratore dipendente o indipendente.
Come fai a sapere quali sono le tue attitudini e a capire se sei più predisposto all’uno o all’altro?
Fai il test e scopri se sei più adatto al lavoro dipendente o autonomo!
Quanto guadagna un doppiatore
Il guadagno medio di un doppiatore è di circa 2500 euro mensili, ma queste sono cifre che possono salire vertiginosamente in base alle produzioni nelle quali riuscirai ad entrare e ai ruoli che ti saranno assegnati.
Dall’altro lato della medaglia, però, la stabilità lavorativa non è delle migliori ed in quanto libero professionista (non dimenticare la partita iva!) starà a te riuscire a fare della tua professione di doppiatore un lavoro continuativo e remunerativo!
Letture consigliate
Se vuoi conoscere la storia del doppiaggio non puoi non leggere Le voci del tempo perduto. La storia del doppiaggio e dei suoi interpreti dal 1927 al 1970. Un viaggio nella scenda del doppiaggio del secolo scorso tra curiosità, aneddoti ed una narrazione molto scorrevole. Puoi acquistare Le voci del tempo perduto. La storia del doppiaggio e dei suoi interpreti dal 1927 al 1970 su Amazon.
Altro libro, forse più tecnico, benché sempre interessante è Il dialogo nel doppiaggio. Doppiatori e adattatori-dialoghisti . Opera che ci porta alla scoperta del dialogo, caposaldo del doppiaggio internazionale. Acquista Il dialogo nel doppiaggio. Doppiatori e adattatori-dialoghistisu Amazon.
Acquisisci le conoscenze tecniche che solo questi validissimi manuali sul doppiaggio possono darti:
*Le voci dei cartoni animati. Doppiatori a Cartoonia
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Tradurre per il doppiaggio. La trasposizione linguistica nell’audiovisivo: teoria e pratica di un’arte imperfetta
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Manuale professionale di dizione e pronuncia. Con CD-ROM
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