Procrastinare: il peccato mortale di qualsiasi professionista o studente. La procrastinazione è quel nemico silente che ci porta, molto spesso, ad affogare in un mare di impegni che avremmo potuto semplicemente risolvere prima.
Quante volte ci capita di non riuscire a metterci in moto per raggiungere un obiettivo e di pensare "lo faccio più tardi"? Peccato che, troppo spesso, quel "più tardi" non arrivi mai.
Se sei stanco di questa situazione di stallo e vuoi davvero dire addio alla procrastinazione, in questo articolo ti presentiamo un geniale principio di psicologia applicata, come direbbe il buon vecchio Lewin: l’effetto Zeigarnik!
Un effetto che, se imparerai a conoscerlo a fondo e sfruttarlo a dovere, ti aiuterà ad aumentare esponenzialmente la tua produttività!
L’effetto Zeigarnik: che cos’è
Prima di utilizzare un qualsiasi strumento è bene conoscerlo a fondo. Specialmente quando si tratta di dire addio alla procrastinazione bisogna andarci con i piedi di piombo: un vizio del genere, così comune a molti, è difficile da sradicare.
Per questo motivo andiamo a scoprire che cos’è l’effetto Zeigarnik. In pochissime parole: l’effetto Zeigarnik ci dice che per la mente umana è molto più facile continuare un’azione precedentemente interrotta e non portata a termine, piuttosto che cominciare una nuova task.
Detta così sembra una cosa semplice che poco o nulla può avere a che fare con il lavoro o con lo studio, ma ciò non può essere più lontano dal vero. Ti basti pensare che la psicologa Bluma Zeigarnik, a cui il principio di cui parliamo deve il suo nome, ha scoperto questo particolare effetto proprio osservando dei camerieri a lavoro.
Questi sembravano infatti ricordare a menadito gli ordini dei tavoli ancora da servire, mentre non ricordavano minimamente cosa avessero ordinato i tavoli che avevano già pagato il conto. Insomma, la loro mente era estremamente concentrata sui compiti ancora da concludere, cosa che li aiutava enormemente nel loro lavoro.
Possiamo dire che questo effetto funziona su due principi: la tensione che l’essere umano prova verso compiti non ancora conclusi e la necessità della mente di lasciare andare informazioni non importanti al momento.
Riesci a vedere un nesso con il tuo lavoro o con le tue sessioni di studio adesso? Continuando a leggere scoprirai come usare l’effetto Zeigarnik per migliorare la tua produttività!
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Procrastinazione addio: usare lo zeigarnik a tuo vantaggio
"Come posso dire addio alla procrastinazione usando questo tanto lodato effetto Zeigarnik?". La risposta potrebbe essere più semplice di quello che ti aspetti: metti mano al compito ed inizia a lavorarci.
Già, può sembrare un consiglio superficiale ed ovvio, ma la psicologia ci viene in aiuto nel comprendere l’effetto reale di una talte mossa!
Nel fronteggiare un compito o muoversi verso un obiettivo si viene a creare, in ciascun individuo, un certo grado di tensione, che definiremo tensione al compito. Come la psicologia ci insegna, la mente necessita di scaricare questa tensione ed il modo più corretto per farlo è, appunto, quello di concludere il compito in modo da mettersi in condizioni di lasciar andare tutte le informazioni relative al compito stesso.
Certo, esistono altri modi che chiameremo strategie di coping ed, in particolare, coping di evitamento. Ciò vuol dire che molto spesso facciamo altro per non pensare ad un compito che dovremo portare a termine: usiamo il telefono per non pensare alle pagine da studiare per l’esame o andiamo a prendere una birra con gli amici per sfuggire al lavoro che non riusciamo a concludere.
Queste strategie di evitamento, seppur danno un certo sollievo momentaneo, non sono in grado di combattere realmente la tensione che si accumula nella nostra mente rispetto ad un compito: il nostro corpo può essere anche al bar con gli amici, ma una piccola parte del nostro cervello è ancora lì che rimugina sul compito da concludere che ci aspetta una volta tornati a casa!
Insomma, strategie palliative, ma che non riescono a sollevare la mente dal peso del compito che dobbiamo portare a termine! L’unico modo per trovare sollievo è dire addio alla procrastinazione: mettersi a lavoro e raggiungere l’obiettivo! La tensione al compito viene esaurita solo ed unicamente dal raggiungimento del nostro obiettivo!
Possiamo quindi sfruttare questa tensione a nostro vantaggio: cominciando un compito, anche senza l’intenzione reale di portarlo a termine, la nostra mente tenderà naturalmente verso la sua conclusione. In questo modo una quota della nostra energia mentale sarà comunque dedicata al compito e, soprattutto, raggiungere l’obiettivo ci darà un senso di sollievo non indifferente.
Insomma l’effetto Zeigarnik sta tutto qui: sfruttare la tensione naturale della nostra mente per favorire la riuscita in un compito.
Il nostro consiglio è quindi quello di iniziare la tua task e di non pensare alle diverse scuse che potrebbero portarti alla procrastinazione. Che tu abbia poco tempo, che sia un orario scomodo o che tu abbia altre cose per la testa, inziare un compito ti aiuterà a sfruttare i meccanismi innati del tuo cervello per concluderlo.
Inoltre, come ci insegna l’effetto Zeigarnik, le informazioni relative al compito rimangono molto chiare nella nostra mente, favorendo un recupero veloce ed efficace per lo svolgimento dello stesso!
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L’effetto Zeigarnik nella vita di tutti i giorni
L’effetto Zeigarnik non è solo utile a dire addio alla procrastinazione. Questo principio è molto utilizzato anche nelle serie tv, tramite il cliffhanger, cioè quella tecnica per la quale una puntata si conclude sul più bello, lasciandoti incerto sul destino dei personaggi.
Ti basti pensare all’ultima puntata della sesta stagione di The Walking Dead, alla fine della quale l’antagonista (Negan) sceglie chi uccidere del cast principale. La stagione si conclude senza che tu sappia chi Negan abbia scelto, portandoti a desiderare ardentemente l’uscita della prossima stagione.
Non è solo semplice curiosità: gli sceneggiatori hanno usato perfettamente l’effetto Zeigarnik provocando nelle nostre menti una tensione alla conclusione del compito (scoprire come va a finire un determinato evento) che avremmo potuto risolvere solo ed unicamente seguendo la settima stagione.
L’effetto Zeigarnik e la sua storia in Psicologia
Anche se non sei uno studente di Psicologia, fidati: questo è un libro molto scorrevole che ti aprirà gli occhi su molti dei fenomeni che ci circondano ancora oggi!
Insomma, la psicologia ci viene ancora una volta in aiuto nel migliorare la nostra vita ed il nostro lavoro!
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