Nuovi lavori emergenti: l’ergonomista cognitivo

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Il mondo del digitale sta letteralmente stravolgendo l’intero panorama economico, con il risultato di tantissimi nuovi lavori su cui puntare per fare carriera.

È proprio grazie a questo canale che si gioca la partita più importante per le aziende:

incontrare e convincere il cliente ad acquistare beni o servizi e fidelizzare l’utente.

Dove web e cognizione umana si incontrano, un nuovo lavoro emergente si impone come punto di interconnessione tra mondo online e offline: l’ergonomista cognitivo.

Questo professionista è una figura sempre più importante a livello globale che, con il passare del tempo, diverrà sempre più richiesto nel mercato del lavoro.

Scopriamo quindi cosa fa e quanto guadagna un ergonomista cognitivo e individuiamo le competenze indispensabili per uno dei nuovi lavori emergenti più promettenti del nostro secolo!

In Italia vivono un terzo di tutti gli psicologi che vivono in Europa, questo fa del nostro paese quello con la difficoltà più elevata nel lavorare in questo settore traendone una soddisfazione economica.

Al di là dei fattori esterni, la causa fondamentale della triste condizione in cui si trovano i laureati in Psicologia è la mancanza di informazioni e di un quadro completo sul mondo del lavoro in Italia nel settore della Psicologia.

Spesso il corso di laurea si scieglie a caso, molti laureandi in Psicologia non si informano neanche su quali lavori svolgono i laureati in Psicologia.

Non comprendendo bene come funziona il mercato del lavoro dopo la Magistrale non si riesce a pianificare un futuro soddisfacente nel mondo del lavoro.

In quali settori è possibile lavorare come dipendenti?

Qual è la probabilità di riuscirci?

Cosa ha fatto chi c’è riuscito?

Quali errori ha commesso chi avrebbe voluto ma non ce l’ha fatta?

In quali settori la libera professione, l’essere freelance è una scelta praticamente obbligata?

In che settori lavorare autonomamente da soddisfazioni?

In quali è molto difficile?

Cosa hanno fatto i laureati in Psicologia di successo che lavorano autonomamente?

Quali errori ha commesso chi ci ha provato ma non è riuscito a fare della Psicologia una professione?

Perchè alcuni laureati si trovano a lavorare in settori completamente diversi dalla Psicologia?

Per rispondere a queste domande abbiamo creato una videoguida di orientamento di 3 ore che ti darà un quadro completo di quello che ti aspetta dopo la laurea in psicologia.

Per il tempo che abbiamo impiegato nel realizzarlo e per la differenza che può fare nel tuo futuro lavorativo potrebbe costare centinaia di euro.

Acquistando il nostro video di orientamento potrai finalmente avere chiarezza e dettagli sui possibili futuri lavorativi.

Scegliere cosa studiare all’università significa prendere una decisione abbastanza definitiva su quello che sarà il tuo posto nella società.

Per dare la possibilità a quanti più studenti è possibile di prendere una decisione consapevole così importante per il proprio futuro abbiamo deciso di vendere il nostro video di orientamento a pochi euro.

Per ulteriori informazioni visita il sito di Orientiflix – Guide per capire cosa vuoi fare dopo la Laurea.

Ergonomia cognitiva: un ambito professionale proficuo

Prima di concentrarci sulla figura dell’ergonomista cognitivo o anche UX Designer, è utile definire per bene quella che è l’ergonomia cognitiva.

Per ergonomia cognitiva intendiamo quella disciplina che studia l’interazione tra il sistema cognitivo umano e gli strumenti per l’elaborazione delle informazioni.

Ciò che rende l’ergonomia cognitiva la scienza per eccellenza del ventunesimo secolo è la forte praticità e pragmaticità dei suoi studi.

Tutta la conoscenza prodotta è indirizzata ad un fine estremamente pratico:

migliorare il più possibile l’interazione tra l’essere umano e gli strumenti multimediali.

Possiamo già intuire la grandissima applicabilità di questa scienza in diversi ambiti della nostra vita e, soprattutto, nel lavoro.

Quest ultimo si avvale di strumenti sempre più avanzati e indispensabili che il dipendente (di qualsiasi grado e tipologia), dovrà utilizzare in maniera sempre più precisa.

È proprio qui che entra in gioco l’ergonomia cognitiva (così come l’ergonomista cognitivo), ovvero come garante di un’interazione uomo-sistema il più corretta, efficace e fluida possibile.

L’ergonomia cognitiva, quindi, può intervenire a diversi livelli nelle vite di tutti noi, aiutando a produrre pc sempre più funzionali e alla portata di tutti, agevolando la creazione di macchinari ipertecnologici ad altissima specializzazione, che però siano ottimizzati per offrire l’esperienza utente ideale.

Ergonomista cognitivo: chi è e cosa fa

Ecco quindi che, anche se ancora in modo indiretto, viene fuori il ruolo e l’importanza dell’ergonomista cognitivo.

La migliore risposta alla domanda "cosa fa un ergonomista cognitivo" è:
l’ergonomo cognitivo lavora per aumentare l’usabilità dei più moderni sistemi multimediali da parte delle aziende e degli utenti.

L’ergonomista cognitivo è un professionista che trova il suo habitat naturale a metà strada tra la psicologia e l’informatica.

Due discipline che si incontrano e si intrecciano con forza sempre maggiore!

Pensa, per esempio, al lavoro del Web Designer (di cui ti parliamo in questo articolo qui), peraltro molto vicino al mondo dell’ergonomista cognitivo.

Professionisti che mirano a comprendere la psiche umana e le sue necessità e interazioni in relazione ai sistemi multimediali, seppur con un’attenzione differente da quella di un ergonomista cognitivo.

Anche nella programmazione la psicologia sta acquisendo sempre maggior importanza.

Il web developer, soprattutto front-end, non può non tenere in considerazione la reazione dei suoi clienti rispetto alle sue creazioni.

(Se vuoi saperne di più sulla differenza tra programmatore e developer leggi il nostro articolo a riguardo).

In modo molto simile rispetto a questi nuovi lavori, l’ergonomista cognitivo si occupa dell’usabilità dei sistemi, intesa come la misura in cui un prodotto (un sito web, un software etc…) aiuta l’utente a raggiungere i propri obiettivi in modo veloce e soddisfacente.

Un sito web come Amazon, ad esempio, è studiato in modo da garantire al cliente il raggiuntimento del suo scopo (l’acquisto) nella maniera più semplice e veloce possibile.

Una particolarità dell’ergonomista cognitivo rispetto a questi lavori emergenti riguarda il benessere dell’uomo.

Questo professionista, oltre a favorire interfacce fluide e con un alto livello di usability, lavora per soddisfare i bisogni dell’utente favorendone appunto il benessere.

Ma quali sono le competenze per lavorare nel promettente e remunerativo mondo dell’ergonomia cognitiva?


Stai studiando o sei laureato in psicologia, ma non sai ancora quale sia lo sbocco lavorativo più adatto a te?

Se ancora non hai le idee chiare o vuoi conoscere la posizione lavorativa più adatta a te, rispondi a queste 4 semplici domande!

Fai il test e scopri qual è il lavoro più adatto alle tue inclinazioni nel campo della psicologia!


Ergonomo Cognitivo: quali competenze

Come possiamo intuire, per diventare ergonomo cognitivo è necessario acquisire competenze molto eterogenee ed avere un’ottica di studio e di lavoro interdisciplinare.

Come abbiamo già accennato, l’ergonomia cognitiva si pone a metà strada tra il mondo dell’informatica e quello della psicologia.

Due ambiti professionali dai quali raccoglie importantissimi contributi.

Per questo motivo, per diventare ergonomo cognitivo è indispensabile avere una conoscenza approfondita tanto della psiche umana quanto del mondo del multimediale.

Partendo dal versante psicologico, per diventare un buon ergonomista cognitivo è indispensabile avere ottime conoscenze della caratteristiche psicofisiche dell’essere umano.

Per promuovere il benessere della persona, così come per capire come potenziare e favorire le interazioni uomo-macchina, è imprescindibile conoscere l’essere umano nella sua interezza.

Lavorare nell’ergonomia cognitiva vuol dire, inoltre, saper individuare i rischi e le opportunità connesse all’innovazione tecnologica nell’ambito lavorativo e non.

Per questo motivo ti sarà utile un’innata capacità di analisi e di problem solving.

In questo senso, oltre a queste capacità relativamente generiche, ti sarà indispensabile conoscere le metodologie e le procedure di analisi del lavoro, degli ambienti e dei sistemi dei luoghi e degli strumenti di lavoro.

Nel tuo percorso per diventare ergonomo cognitivo, imparerai pertanto ad usare strumenti qualitativi e quantitativi per individuare rischi e prospettive di sviluppo nell’interazione uomo-macchina.

Dal punto di vista informatico, ottime abilità di programmazione ed una profonda conoscenza del mondo IT possono essere fondamentali per diventare ergonomista cognitivo.

In tutti i nuovi lavori emergenti che si interfacciano con il mondo del web e dei sistemi multiemdiali, conoscere le basi dell’informatica e della programmazione è indispensabile per essere un professionista competitivo e richiesto sul mercato.

Questo genere di competenze, unite alla conoscenza del sistema uomo, ti permetterà di ampliare notevolmente il tuo raggio d’azione, dando così una fortissima accelerazione alla tua carriera professionale.

I nuovi lavori emergenti in ambito IT sono inoltre tutti connotati da una necessità:

una buona conoscenza della lingua inglese.

Già nel nostro articolo su come diventare sviluppatore abbiamo visto come la lingua inglese sia indispensabile per chi vuole imparare a programmare.

Anche nel mondo dell’ergonomia cognitiva, una buona conoscenza della lingua inglese ti aiuterà su più versanti:

da un lato ti permetterà di comprendere agevolmente alcuni linguaggi di programmazione, mentre dall’altro ti permetterà di interfacciarti con professionisti ed aziende di tutto il mondo e di rimanere aggiornato sui più recenti sviluppi in materia di ergonomia cognitiva (con ovvi ritorni per la tua carriera).

In ultimo, ottime capacità di organizzazione e di progettazione sono indispensabili per diventare ergonomista cognitivo.

La progettazione ergonomica richiede lungimiranza e capacità di organizzazione fuori dal comune, in quanto le interazioni uomo-maccina devono essere gestite step by step per garantire la migliore esperienza per il cliente e il miglior risultato per le aziende.

Diventare ergonomista cognitivo non è un processo immediato, ma richiede anzi numerose competenze che solo con un buon piano di formazione potrai ottenere in tempi brevi e con il massimo del risultato.


A prescindere dal settore professionale che sceglierai di perseguire è fondamentale che tu capisca se vuoi essere un lavoratore dipendente o indipendente.

Come fai a sapere quali sono le tue attitudini e a capire se sei più predisposto all’uno o all’altro?

Fai il test e scopri se sei più adatto al lavoro dipendente o autonomo!


Ergonomista Cognitivo: quanto guadagna

Quando si parla di lavori emergenti, definire un preciso margine di guadagno non è mai facile.

La difficoltà nel rispondere alla domanda "quanto gudagna un ergonomo cognitivo", è dovuta principalmente a due fattori:

la possibilità questo professionista di ricoprire diversi ruoli in diversi contesti e la differenza di salario di figure junior e senior.

Diventare ergonomista cognitivo ti permetterà di lavorare in realtà molto diverse:

dalle aziende agli enti di ricerca, passando per le più differenti startup fino ad arrivare al mondo della psicologia. L’ergonomista cognitivo è un vero jolly del presente panorama economico.

Starà solo a te individuare le competenze da coltivare in maniera più consistente e identificare i tuoi campi di maggior interesse.
Una libertà propria dei nuovi lavori emergenti e, in particolare. proprio dell’ergonomo cognitivo.

Insomma, potremmo posizionare il guadagno di un ergonomista cognitivo in una fascia medio-alta per una figura junior (con guadagni annuali che superano agevolmente i 30.000€),

fino ad una fascia molto alta per le figure senior (con guadagni che dipendono molto dal tipo di lavoro svolto e dal profillo professionale acquisito durante la propria carriera).


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Come diventare ergonomista cognitivo

Il tuo percorso per diventare ergonomista cognitivo dovrebbe iniziare, per essere efficace, con lo studio della psiche umana e della psicologia in generale.

Per questo motivo ti sarà utile iscriverti ad un Corso di Laurea Triennale in Psicologia e poi continuare con un Corso di Laurea Magistrale sempre in Psicologia.

Una buona notizia per tutti quei laureati in psicologia che, attualmente, faticano a trovare un lavoro realmente soddisfacente e remunerativo.

Nel fronteggiare la crisi del lavoro e una politica che scoraggia gli psicologi emergenti, bisogna seguire la domanda di mercato ben oltre i confini nazionali e noi di Classup puntiamo proprio ad aiutarti a fare questo!

Il primo passo per progettare sistemi ad alta usabilità è proprio quello di conoscere, comprendere e venire incontro alle necessità dell’essere umano.

Insomma, pur in un mondo ad altissimo tasso di digitalizzazione, l’essere umano e la psicologia con esso, rimane un punto cardine da tenere in altissima considerazione!

Se i corsi di Laurea Triennali e Magistrali ti daranno tutte le conoscenze teoriche di alto profilo di cui avrai bisogno per muovere iprimi passi nel mondo dell’ergonomia cognitiva, i Corsi ed i Master che abbiamo individuato sono profondamente pratici e mirano a darti tutte le skills di cui avrai concretamente bisogno per lavorare!

In particolare, a seguito di una lunga e approfondita ricerca della miglior esperienza formativa in questo settore, ci sentiamo di suggerirti il corso in Ux Design targato Lacerba, scuola online di Informatica, Web Design e Digital Marketing. Per avere maggiori informazioni dai un’occhiata alla landing page del corso cliccando qui sotto!

Particolarmente consigliato, poi, è il Corso UX completo. Oltre al fatto che alla fine del percorso venga rilasciata una certificazione, il vero punto di forza di questa esperienza formativa sta nell’approccio pratico.

Hai la possibilità sia di seguire il corso completo, sia di scegliere delle specifiche sezioni. C’è, per esempio, la sezione dedicata alla user research, dunque dallo studio e analisi dei bisogni degli utenti fino a creare un MVP. Ancora, puoi scegliere di seguire il corso UX writing per apprendere le tecniche per scrivere contenuti testuali per prodotti digitali.

I principi base dell’UX writing sono presenti anche nel corso UI & Visual Designche insegna a creare un’interfaccia utente e creare un wireframe.

Frequentando sia il corso base che i corsi singoli, non solo vieni seguito costantemente dal tuo mentor, ma alla fine di ogni lezione avrai l’opportunità di concentrarti su specifiche esercitazioni che, man mano, ti portano verso la creazione di un progetto reale.

Tale progetto può essere inserito nel portfolio, così da poter dimostrare, in fase di candidatura, di avere già esperienza nel settore. Proprio a questo proposito, il corso completo include anche un corso dedicato proprio al portfolio in cui è presente anche un’intera sezione dedicata ai consigli da applicare in fase di colloquio.

Inoltre, su Domestika trovi tantissimi corsi per creativi e, in particolare, corsi online per chi, come te, vuole cominciare una carriera come UX designer e acquisire le conoscenze teoriche e le competenze pratiche indispensabili per ben posizionarsi nel mercato del lavoro. Per l’aspirante UI/UX designer sono, infatti, presenti corsi di introduzione ai principali programmi Adobe, ma anche corsi avanzati.

Anche su Learnn puoi trovare più di 100 corsi e webinair, realizzati dai migliori professionisti, per sviluppare le tue competenze nel mondo del design e renderti versatile per le aziende che ricercano questa figura professionale: da lezioni per utilizzare Canva per il social media management a corsi specifici per UX e UI designer.


Il miglior corso per diventare ergonomista cognitivo


Nuovi lavori emergenti nell’ambito del digitale

Insomma, è proprio vero che siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione del mercato del lavoro in cui il digitale, pur fagocitando molti vecchi lavori, ci offre nuove ed interessantissime possibilità professionali.

Dal web designer all’ergonomo cognitivo, le nuove tecnologie ci aprono le porte a professioni e a guadagni mai considerati prima.

Se sei interessato all’argomento, dai un’occhiata al nostro articolo sulle professioni più richieste e vedrai come gran parte delle possibilità d’impiego moderne sono tutte correlate al web e alle nuove tecnologie!

Arrivati a questo punto è proprio il caso di dirlo: diventare ergonomo cognitivo è un ottimo modo per assecondare la domanda di mercato pur rimanendo a stretto contatto con materie umanistiche ed affascinanti come la psicologia.

Uno di quei lavori che uniscono ottime opportunità di carriera e guadagni di tutto rispetto al fascino dello studio della mente umana!

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