Diventare programmatore: il lavoro più richiesto dell’era digitale

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Diventare programmatore è un’ottima scelta dal punto di vista professionale.

In un mondo sempre più digitalizzato, le specializzazioni nel mondo della programmazione e dello sviluppo informatico si moltiplicano di anno in anno, aumentando costantemente l’occupabilità dei programmatori.

Anche da un punto di vista economico, diventare programmatore è una buona mossa.

La possibilità di lavorare come freelance, unita a quella di avere posizioni di rilievo all’interno delle più importanti aziende, ti porterà sicuramente guadagni niente male.

Insomma, in una realtà economica in cui la tecnologia fa ormai da padrona, diventare programmatore vuol dire imporsi come vero e proprio architetto del mondo digital: mondo all’interno del quale si muovono le più importanti realtà economiche!

Ma cosa vuol dire lavorare nel mondo della programmazione e cosa serve per diventare programmatore oggi?

Continua a leggere per avere una risposta approfondita a tutte le tue domande e per conoscere i diversi sbocchi lavorativi del programmatore!


Diventare Programmatore o Sviluppatore?

Molto spesso, nemmeno i datori di lavoro sembrano aver ben chiara la distinzione tra programmatore e sviluppatore

Inoltre, prima di affacciarsi al mondo dell’IT, è bene tenere in mente una cosa: più competenze ad ampio spettro possiederai, più sarai richiesto e spendibile nel mondo del lavoro.

Ti sconsigliamo, quindi, di dare troppo peso alle distinzioni terminologiche e di concentrarti su un piano di carriera che ti permetta di acquisire competenze sempre nuove, senza fossilizzarti sui limiti arbitrari di una determinata professione.

Inoltre nemmeno l’Agenzia per l’Italia Digitale individua una sostanziale differenziazione tra Programmatore e Sviluppatore, unendo queste due definizioni sotto la più ampia dicitura di Developer.

Avere fame di acquisire competenze sempre nuove è il primo passo verso il successo.

Che tu voglia diventare programmatore o sviluppatore, l’importante è diventare un professionista completo e a tutto tondo!

In ogni caso, per fornirti tutte le informazioni che ti potranno essere utili nel tuo inizio di carriera e per evitarti ricerche su internet inutili e confusionarie, definiamo brevemente il ruolo del programmatore e dello sviluppatore.


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Se non sei un novizio del mondo della programmazione, saprai che nel mondo del digitale ci sono due figure importantissime che ricoprono ruoli spesso e volentieri sovrapposti: il programmatore e lo sviluppatore.

Con una rapida ricerca sul web, potrai renderti conto di come le competenze di queste due figure professionali siano spesso sovrapposte e che le offerte di lavoro si rivolgono a figure non ben definite, richiedendo determinate competenze, più che un professionista ben delineato.

Per approfondire l’argomento, dai un’occhiata ai master online specifici per fornirti competenze indispensabili per diventare programmatore:


Il programmatore: chi è e cosa fa

Spesso il programmatore viene definito come un professionista che si occupa solo di scrivere e testare le linee di codice.

Insomma, colui che pone le fondamenta stesse del digitale, sulle quali poggerà l’intero impianto informatico aziendale.

Un professionista con competenze ridotte e definite rispetto allo sviluppatore che, come vedremo, ha in carico più fasi del processo di sviluppo software.

Per diventare programmatore è utile una vastissima competenza nella scrittura di codici, tale da permettere la traduzione dei diversi elementi progettati in strisce di codice eseguibili.

Lo sviluppatore: chi è e cosa fa

Secondo il senso comune, lo sviluppatore è colui che agisce a più riprese nello sviluppo del software, seguendone l’evoluzione e progettando la sua evoluzione.

Lo sviluppatore è quindi visto come colui che si occupa di analisi e progettazione del software, della sua realizzazione e del suo testing e, infine, della sua manutenzione.

Un professionista che sembra ricoprire un ruolo più alto rispetto a quello del programmatore; in realtà, questo dato non trova alcun riscontro.

Per questo motivo, abbiamo deciso di intitolare questo articolo "diventare programmatore".

Il programmatore non è uno sviluppatore di serie B; anzi, è un pilastro del mondo digital!

Una professione a tutto tondo

Come abbiamo visto, non c’è una sostanziale e definita differenza tra sviluppatore e programmatore.

Questa somiglianza, inoltre, si rivela nell’attuale domanda del mercato.

L’intera industria ICT non ricerca figure monodisciplinari,
capaci solo di prendere in carico piccole porzioni del lavoro digitale.

Vengono richiesti professionisti che sappiano muoversi agevolmente all’interno di un range sempre più vasto di competenze.

La ricerca di figure a tutto tondo ha un chiaro vantaggio per le aziende, ma può avere anche un riscontro positivo per chi vuole diventare programmatore: ad oggi, lavorare nel mondo dell’ICT permette di ampliare le proprie competenze e di non fossilizzarsi su un unico metodo di lavoro che, alla lunga, può diventare alienante.

Possiamo quindi rispondere una volta per tutte: il programmatore, così come lo sviluppatore, per avere una carriera brillante deve essere un professionista a tutto tondo!

Per ottenere competenze e conoscenze necessarie non basterà una buona formazione universitaria.

A seguito di una lunga e accurata ricerca mirata a selezionare i migliori corsi di formazione disponibili in Italia, non possiamo che suggerirti di dare uno sguardo ai corsi online di Lacerba, scuola di formazione online specializzata in Informatica, Digital & Web Marketing e le competenze richieste dalle professioni inerenti a questi due ambiti di studio.

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Le competenze di un programmatore

Cosa serve per diventare programmatore oggi?

Questa è la domanda che in molti si fanno e che può trovare diverse risposte.

In primis, per essere un buon programmatore è indispensabile una profonda competenza nel mondo dell’informatica.

Conoscenze di alto profilo riguardanti le più disparate attrezzature elettroniche e i più diversi hardware, unite ad approfondite conoscenze in materia di software e pacchetti applicativi, senza dimenticare l’importanza di una buona dimestichezza dei principali linguaggi di programmazione, è un primo insieme di qualità fondamentali per diventare programmatore.

In secondo luogo, non bisogna sottostimare l’importanza di una buona conoscenza della lingua inglese, in quanto lingua prediletta dei linguaggi di programmazione.

Avere dimestichezza con questa lingua, è un requisito indispensabile per il tuo percorso per diventare programmatore e ti porterà ad acquisire più rapidamente le abilità richieste.

Passando ad abilità più pratiche, per diventare un buon programmatore è indispensabile saper programmare e saper programmare bene!

Sì, sembra una constatazione ovvia, ma meno ovvio è ciò che intendiamo per saper programmare bene.

Qui non si intende solo la capacità di scrivere programmi per computer corretti, funzionanti e utili allo scopo.

Programmare bene vuol dire saper scrivere codici, ma anche saper risolvere problemi complessi attraverso e durante la loro scrittura.

Spesso durante la programmazione potrai trovarti a fare i conti con bug o con errori mai affrontati prima ed è qui che la tua capacità di problem solving potrà fare la differenza.

Saper analizzare il problema in maniera critica, trovare la soluzione più efficace e meno dispendiosa (per il tuo tempo e per le risorse aziendali) attraverso una progettazione corretta del tuo lavoro può fare la differenza tra un posto di rilievo in azienda e una carriera mediocre.

Proprio le capacità di progettazione sono un altro elemento fondamentale per diventare programmatore, sia in riferimento alla progettazione tecnologica che alla progettazione del tuo lavoro.

Progettare, produrre e adattare le attrezzature tecnologiche ai tuoi scopi è un passaggio importantissimo del lavoro di un buon programmatore, così come lo è avere una progettualità corretta del proprio lavoro.

Tutti i passaggi del lavoro del programmatore devono essere infatti calcolati e dimostrati alle aziende, cosa che ti risulterà difficile se proecederai a tentoni senza una strada ben definita sin dall’inizio.

In definitiva: ottime conoscenze informatiche, attitudine alla risoluzione di problemi complessi, capacità di ragionamento matematico e laterale e capacità di ascoltare e comprendere le richieste del cliente sono competenze indispensabili per diventare programmatore oggi!

Andiamo ora a conoscere alcune tra le figure più importanti del mondo della programmazione.


A prescindere dal settore professionale che sceglierai di perseguire è fondamentale che tu capisca se vuoi essere un lavoratore dipendente o indipendente.

Come fai a sapere quali sono le tue attitudini e a capire se sei più predisposto all’uno o all’altro?

Fai il teste scopri se sei più adatto al lavoro dipendente o autonomo!


Front-end Developer

Molto vicino al mondo del puro design, la figura del Front-End Developer si occupa appunto della parte front del sito web, ovvero quella che gli utenti potranno vedere.

Come sopra, le sue prerogative sono quelle di fornire all’utente una navigazione intuitiva e graevole tramite l’utilizzo di linguaggi di programmazione tra cui HTML, JavaScript e CSS.

Insomma, un professionista con alte capacità di scrittura di codici, ma che si concentra sulla parte grafica del sito più immediatamente in rapporto con l’utente.

Back-end Developer

Il Back-end Developer può essere definito come il vero e proprio architetto del web.

Se il Front-end ha competenze architettoniche, ma le usa maggiormente per il design del sito, il Back-end si occupa proprio della parte strutturale del sito stesso.

Gli interventi di un Back-end devolper non vanno a concentrarsi sull’interfacia grafica, quanto sul codice di base.

Questo professionista garantisce che software e siti web siano ben costruiti sin dalle fondamenta, evitando bug ed errori di sorta.

Anche in questo caso, se sei interessato al Back-end Developing, ti suggeriamo di iniziare ad acquisire competenze pratiche nell’immediato con il corso targato Lacerba incentrato sulle competenze tecniche indispensabili per diventare Back-end Web Developer.

Full-stack Developer

Il Full-stack Developer è la figura professionale che unisce le competenze dei precendenti professionisti e si occupa, quindi, sia della parte back che della parte front dei siti e dei software.

Un professionista, quindi, come piace a noi: a tutto tondo e con un’employability più che riguardevole!

Per iniziare ad acquisire le competenze tecniche essenziali per diventare Full-stack Web Developer, ti suggeriamo di dare uno sguardo al corso online di Lacerba specificamente rivolto a chi vuole ottenere quello che serve per ricoprire questa figura professionale.


I migliori corsi per diventare programmatore in Italia!


Diventare programmatore di videogiochi

Il programmatore di videogiochi è una figura di spicco degli ultimi anni che si sta affermando sempre di più nel panorama economico.

Con l’ascesa del videogame nel mondo, il quale non è più un passatempo di nicchia, diventare programmatore di videogiochi è una scelta lungimirante!

Il videogioco è ormai un vero e proprio fenomeno culturale di massa che accontenta i gusti più diversi.

Quello dei videogames è un mondo in fortissima espansione e così lo sono anche le possibilità di impiego dei programmatori di videogiochi!

Ti basti pensare, a questo proposito, che nel 2017 l’industria dei videogiochi ha generato introiti per un valore di oltre 108 milardi di dollari!

Se sceglierai di diventare un programmatore di videogiochi, la prima cosa da fare è decidere su quale settore del gaming vorrai concentrarti (tecnologico, artistico, narrativo…) e poi sull’acquisizione di linguaggi di programmazione utili allo scopo.

Inoltre ,ti sarà utile formarti sui principi cardine della matematica, della fisica e, ovviamente, dell’informatica.

Algoritmi e programmazione vanno, di pari passo ed avere dimestichezza con entrambi è l’unico modo per diventare uno sviluppatore di videogiochi.

Ti sarà poi indispensabile studiare la struttura del videogioco.

Se vuoi farti un’idea di questo passaggio eccoti un consiglio di lettura: Game Programming Algorithms and Techniques: A Platform-Agnostic Approach è un ottimo volume per iniziare. **

Potrai trovare utile anche Game Programming Paterns, un volume basato su anni di esperienza nel game developing dell’autore Robert Nystrom.

Come diventare programmatore: creare app

Per diventare un programmatore di app ti sarà innanzitutto indispensabile conoscere le due piattaforme più importanti del momento: iOS e Android oltre ad i più utilizzati linguaggi di programmazione come C++ o Java, specializzandoti in uno o due di questi.

Creare app è un’ottima strada per la tua carriera da programmatore: come ti illustiamo nel nostro articolo Diventare ricco con un’app il mercato delle app è oltremodo fiorente e offre possibilità a chi saprà approfittare di questo momento storico!

Per cominciare ti consigliamo due letture che potranno aiutarti nel percorso per diventare programmatore di app.

Il primo libro che ti consigliamo è Swift: il linguaggio per creare applicazioni iOS e OS X, che si concentra su come creare app per Apple tramite il nuovo linguaggio Swift.

Il secondo libro si concentra, invece, sulle piattaforme Android: Sviluppare App per Android è un buon inizio per chi si vuole affacciare al mondo della programmazione per creare app.

Corsi e percorsi per diventare programmatore

Un primo passo che potrai fare per diventare programmatore è iscriverti all’università e seguire un corso di informatica.

Potrai scegliere di frequentare alcuni corsi che sapranno darti importanti basi teoriche utili a diventare programmatore.

Tra questi ti segnaliamo i corsi di Laurea in Informatica sia triennali (di cui ti parliamo in quest’articolo qui ) sia Magistrali (che ti presentiamo nel dettaglio in quest’articolo

Purtroppo, data la natura profondamente teorica dei corsi universitari italiani, ti sarà sicuramente utile specializzarti nel tuo ambito di interesse in tema di programmazione grazie a un corso professionalizzante.

Questa tipologia di corsi ha il pregio di puntare alla pratica più che alla teoria, completando totalmente il percorso iniziato con l’università.

Insomma, diventare programmatore oggi è una strada che ti consigliamo caldamente di considerare se sei appassionato di informatica e se vuoi avere una carriera coi fiocchi.

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