Come diventare infermiere: percorsi e sbocchi lavorativi dell’inferimere in Italia

Indice dei contenuti

Indice dei contenuti

Se sei incline a prenderti cura degli altri e non hai paura delle responsabilità, il lavoro dell’infermiere è ciò che fa al caso tuo.

Svolgere questa professione vuol dire infatti prendersi cura a 360 gradi del paziente e per lavorare con successo avrai bisogno di competenze di altissimo profilo sia dal punto di vista teorico che da quello pratico.

L’infermiere ad oggi ha infatti un ruolo importantissimo in corsia ed è una vera colonna portante del settore sanitario senza la quale i medici non sarebbero in grado di curare efficacemente i pazienti e grazie alla quale questi ultimi vengono tutelati.

Andiamo quindi a scoprire come diventare infermiere, a quali sbocchi lavorativi in ambito sanitario potrai ambire, quali mansioni svolgerai e, in ultimo, quanto guadagna un infermiere in Italia.

Come diventare infermiere: l’università

Il primissimo passo da compiere per diventare infermiere è quello di iscriverti ad un corso di Laurea Triennale in Professioni Sanitarie, Infermieristiche ed Ostetriche. Qui potrai scegliere, ovviamente, il corso di Scienze Infermieristiche in cui apprenderai le nozioni teoriche fondamentali per diventare infermiere professionista. Ti occuperai quindi di assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, ma, ancor più importante, svolgerai un tirocinio formativo.

Il tirocinio di infermieristica è forse quanto di più importante offre il percorso universitari. Della durata di 1800 ore suddivise nei tre anni di corsi, potrai svolgere il tuo tirocinio clinico nelle Unità Operative delle Aziende Ospedaliere Universitarie.

Qui sarai affiancato a dei tutor professionisti che ti trasmetteranno tutte le competenze pratiche per svolgere al meglio il tuo lavoro di infermiere.

Come diventare infermiere: laurea magistrale

Concluso il tuo percorso di studi potrai scegliere di puntare al mondo del lavoro nelle diverse aree di assistenza, tecniche e specialistiche, o continuare i tuoi studi iscrivendoti ad un corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche di cui ti parliamo nell’articolo dedicato.

Come vedremo in seguito, il titolo che avrai ottenuto in questi due anni addizionali di studio ti permetterà di puntare all’ambito del managemente economico-giuridico-sanitario, sia all’area della formazione degli altri professionisti del settore sanitario.
Insomma, la laurea specialistica in Infermieristica ti permetterà di ampliare i tuoi sbocchi lavorativi e puntare ancora più in alto!

Master e sbocchi lavorativi dell’infermiere

Se non ti accontenti mai e se punti sempre più in alto degli altri, non posso che consigliarti il gradino più alto della formazione per diventare infermiere: il Master!

Tra Master di I e di II livello ce ne sono davvero di tutti i tipi. Solo per mostrarti la vastità della scelta, ti faccio vedere i master online che ci sono sulla web di Euroinnova:

Infermiere: chi è e cosa fa

L’infermiere si occupa del paziente in ogni sua accezione, dalla presa in carico alla cura, oltre che alla pianificazione di un piano assistenzial adeguato. In alcuni casi potrai ricoprire dei ruoli particolari a seconda dei titoli ottenuti che amplieranno notevolmente le tue possibilità di azione.

Tra i compiti dell’infermiere fondamentali sono:

  • Accogliere l’utenza ed il nucleo familiare;
  • Inividuare e far fronte ai bisogni assistenzali;
  • Somministrare farmaci e terapie;
  • Effettuare prelievi;
  • Fornire assistenza durante la degenza (sia a livello fisico che emotivo);
  • Collaborare attivamente con il personale in corsia;
  • Assistere in sala operatoria;
  • Preparare il paziente ad esami diagnostici e interventi;
  • Organizzare e gestire l’accettazione ed i ricoveri;
  • Compilare e controllare le cartelle infermieristiche.

Insomma, numerosi compiti di grande responsabilità che richiedono molte competenze eterogenee tra cui:

  • Conoscenza delle teniche mediche necessarie per curare e tutelare il paziente;
  • Capacità di mettersi al servizio degli altri in maniera efficace;
  • Saper monitorare e valutare le condizioni del paziente autonomamente;
  • Risolvere problemi complessi e saper istruire gli altri a fare lo stesso.

Infermiere: quali sbocchi lavorativi?

Un tale novero di competenze e responsabilità è quindi ricompensato dagli sbocchi lavorativi a disposizione per chi vuole diventare infermiere?

Assolutamente sì! Ciò che molti non ti dicono è che potrai lavorare non solo nel settore pubblico e, soprattutto, il lavoro dell’infermiere non è solo quello in corsia!

Scopriamo quindi quali sbocchi lavorativi avrai in base ai titoli di studio che avrai ottenuto!

Concorso pubblico infermieri

Se avrai deciso di fermarti alla laurea triennale potrai lavorare nel settore sanitario pubblico superando il concorso pubblico bandito dall’Azienda Sanitaria di riferimento. Ciascun’azienda pbblica in Italia può infatti dare il via ad una selezione su scala nazionale che chiami a raccolta gli aspiranti infermieri di tutta Italia.

Settore Sanitario Privato

Fortunatamente non esiste solo il settore pubblico e potrai lavorare anche nel settore privato dove, solitamente, è sufficiente possedere le competenze richieste e fare un’ottima impressione al colloquio che condurrai per ottenere il lavoro. Potrai anche lavorare come libero professionista con partita iva in forma individuale o organizzandoti con studi associati etc..

Infermiere dirigente

Se avrai scelto di conseguire una Laurea Magistral in Scienze Infermieristiche potrai puntare a diventare Infermiere dirigente.
Tra i tuoi compiti rientreranno anche quelli di guidare, organizzare e coordinare il personale infermieristico oltre che valutare e gestire l’assistenza erogata all’utenza. Avrai anche responsabilità di ordine economico-giuridico e sarai quindi una figura angolare dell’azienda per la quale opererai.

Coordinatore infermieristico

Con il Master giusto potrai diventare coordinatore infermieristico o, per dirlo in parole più povere, caposala.
Ricoprendo questo ruolo ti sarà richiesto di: valutare e formare il personale, gestire il rischio e l’assistenza erogata ed i farmaci, oltre che gestire tutta la documentazione clinica. Insomma, un ruolo di grandissima responsabilità dirigenziale.

Quanto guadagna un infermiere

In base ai diversi ruoli che potrai ricoprire guadagnerai cifre più o meno elevate. Va da sè che un infermiere dirigente guadagna in media di più rispetto ad un infermiere professionista. In media, un infermiere guadagna circa 2000 euro al mese, risultato dei diversi ruoli e possibilità professionali tra pubblico, privato e libera professione.

Blog di ClassUp

Se l’articolo ti è piaciuto condividilo con tutti i tuoi amici! Non dimenticare che per qualsiasi curiosità o domanda puoi contattarmi scrivendo nei commenti qui sotto o iscrivendoti alla nostra Newsletter!

Altri articoli che ti potrebbero interessare:

Compartir en:

Artículos relacionados

Sapevi che ci sono chiamate, giochi di pazienza?

La prima cosa che dovremmo sapere prima di parlare di giochi di pazienza è cos’è la pazienza ? E questa è la capacità di sopportare qualcosa senza turbarsi, anche la capacità di fare cose pesanti o dettagliate e saper aspettare quando qualcosa è

Ti sei mai chiesto se è difficile studiare Giurisprudenza?

La legge è una delle professioni più stressanti della società. Si suggerisce spesso che avere un «combattente», «avvocato» o un profilo «con carattere e/o personalità» possa essere un avvocato di eccellenza. Ma anche così, rimane una delle migliori scelte per molti studenti per

Un’alternativa educativa: impara a sviluppare intelligenze multiple

In aula, gli studenti si impegnano in attività legate alle materie obbligatorie, che li preparano nelle materie di base per qualsiasi carriera professionale desiderino intraprendere in futuro. Come si misura l’intelligenza, allora? Esiste un solo tipo di intelligenza? Howard Gardner, uno psicologo, ci

Scroll al inicio